Del Greco (Pd): “Cannabis shop? Si affossa mercato in espansione”

4 giugno 2019 | 10:21
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Del Greco (Pd): “Cannabis shop? Si affossa mercato in espansione”

“Ritengo la posizione del Governo piuttosto affrettata in un contesto politico che non ha ancora le idee chiare su questo mercato e sui suoi sviluppi futuri”. Così la consigliera comunale del Partito Democratico, Silvia Del Greco replica ai consiglieri comunali di Forza Italia, Marco Martinelli e Simona Testaferrata che, alla luce della decisione della Cassazione di ritenere reato la commercializzazione dei prodotti derivati dalla cannabis light, avevano chiesto la chiusura degli store presenti in lucchesia (leggi).

“Idee poco chiare comportano scelte rischiose che possono avere risvolti negativi a livello occupazionale locale e nazionale, si devono tenere sempre in alta considerazione i livelli occupazionali a tutela delle coltivazioni. In tutta la filiera si cancellano decine di migliaia di imprese e posti di lavoro regolari in Italia, paese che fino agli anni Cinquanta é stato uno dei primi produttori mondiali di cannabis per la fibra vegetale: la canapa – afferma la giovane consigliera comunale del Partito Democratico -. Sono centinaia i negozi che vendono cannabis light, è un business che ha risvolti a livello industriale nel settore medico oltre che a livello agricolo, settore dove le grandi realtà imprenditoriali stanno cominciando ad emergere. Si prevede che il numero di posti di lavoro nell’industria della cannabis aumenterà esponenzialmente nei prossimi anni, poiché un numero maggiore di stati legalizzerà la cannabis ed i mercati esistenti continueranno a svilupparsi. Entro il 2022 l’industria della cannabis dovrebbe garantire fino a 340mila posti di lavoro a tempo pieno, con una crescita del 21% circa ogni anno, questo è un mercato che vale circa 50 milioni di euro, in continua crescita a tassi del 100 per cento annui. Numeri importanti che hanno spinto tante persone, anche culturalmente lontanissime dal mondo della cannabis, a scommettere su questo settore, e ad investire molto capitale”.
“Viviamo in un clima politico sfavorevolissimo – prosegue ancora Silvia Del Greco – dov’è stata applicata un’interpretazione restrittiva, scelta più che evidente, dov’è stato cercato e trovato un cavillo che sostanzialmente mette fuori legge tutti i derivati. Si cancella o si condanna al mercato nero un settore in espansione. È stata posta la pietra tombale di un’intera filiera industriale che si è sviluppata in questi tre anni, e avrà un impatto su almeno 10 mila persone che sono impiegate in questo settore, dove la maggior parte dei lavoratori dell’industria della marijuana sono quelli nelle piccole imprese, che hanno bisogno solo di una manciata di dipendenti, imprese molte delle quali saranno destinate a sparire”.