Centrodestra: “Piazzale Boccherini, chiarezza su appalti”

26 giugno 2019 | 14:59
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Centrodestra: “Piazzale Boccherini, chiarezza su appalti”

Appalto per i lavori in piazzale Boccherini, i gruppi consiliari di centrodestra tornano alla carica e dopo aver sollevato dubbi sulla loro regolarità dichiarano di non aver ancora ricevuto la documentazione da parte dell’assessore Marchini in merito all’iter per la realizzazione di una rotatoria e un sottopasso pedonale davanti porta Sant’Anna. 

“Sono ormai passati diversi giorni – proseguono i consiglieri di partiti e liste civiche di centrodestra, riferendosi all’ultima commissione sui lavori pubblici – ma alle parole di Marchini non sono seguiti fatti. Nessun documento esplicativo dell’iter dell’appalto infatti è arrivato ai consiglieri componenti la commissione e ai capogruppo, così come aveva promesso l’assessore durante la riunione. Ci auguriamo che questo ritardo sia dovuto solo ad una dimenticanza dell’assessore o a problemi burocratici – aggiungono i gruppi consiliari di opposizione che da tempo seguono la questione dei lavori davanti Porta Sant’Anna su sollecitazione di diversi cittadini”. I dubbi sollevati dai gruppi consiliari vertono sul fatto se siano state o meno rispettate le normative sul subappalto. “Infatti – continua la nota congiunta di partiti e civiche di centrodestra – per le normative vigenti in materia di appalti pubblici, è possibile subappaltare fino al 30 per cento dei lavori. Mentre a quanto ci è stato segnalato, sembra che a lavorare siano sempre state ditte diverse da quelle che l’appalto lo hanno vinto”. Infine i consiglieri chiedono documenti che dimostrino quanto espresso dall’amministrazione in merito alla cartellonistica presente sul cantiere “in virtù di quanto si è verificato nel momento in cui il consigliere Minniti ha protocollato un interrogazione per sapere spiegazioni proprio sull’iter dell’appalto”. “In corrispondenza di questa richiesta – conclude la presa di posizione – è infatti improvvisamente scomparsa la cartellonista che riportava la pubblicità delle ditte presenti sul cantiere fin dall’inizio dei lavori e diverse da quella che ha vinto l’appalto. Basta parole, servono dati e documenti da poter valutare con attenzione”.