Sarti Magi scrive a Salvini: “Sea Watch, ministro si faccia un esame di coscienza”

28 giugno 2019 | 15:06
Share0
Sarti Magi scrive a Salvini: “Sea Watch, ministro si faccia un esame di coscienza”

Caso Sea Watch, Michele Sarti Magi, giovane attivista lucchese, prende la penna e scrive una lettera al ministro dell’interno Matteo Salvini. “Mi chiamo Michele e scrivo da Lucca. Ho 22 anni appena compiuti e sono originario del Brasile – scrive Sarti Magi -. La prego di non valutarmi per il colore della pelle, o per i miei capelli afro-americani, come fanno i suoi sostenitori, ma per ciò che sto per scriverle. Ministro Salvini, purtroppo lei rappresenta anche me, volente o nolente, è (o meglio dovrebbe essere), anche il mio ministro dell’Interno. La considero una persona priva di umanità, senso comune e cultura cosmopolita. Le confesso che, anche se da giovane di sinistra (non renziano naturalmente) e da elettore del MoVimento 5 Stelle, ponevo una certa fiducia in questo governo. Non avrei mai fatto l’inciucio con lei, quello va detto. Poi vedendo come non-umanamente trattate determinati problemi mi sono ricreduto e come i 5 Stelle le fanno da cagnolino di compagnia, mi sono ricreduto”.

“Ministro Salvini – prosegue Sarti Magi nella sua lettera – da giovane 22 enne, rispetto a lei inesperto sicuramente di politica, sa cosa vedo? Vedo che lei sa comandare, ma non governare. Vedo che lei è in perenne campagna elettorale; non gliene importa niente di quarantadue persone disperate, neanche fossero cento, nemmeno mille. A lei interessa il consenso, il popolo che le sbava dietro chiamandola capitano. Sa perché dico questo? Perché lei non ha mosso ciglio per le circa duecento persone che sono sbarcate in questi giorni a Lampedusa, e invece ne ha creato un caso di stato per quarantadue soccorse da volontari della Sea Watch. Ministro Salvini: salvare vite umane è diventato reato? Signor Salvini, risponda. Lei, caro vicepresidente Salvini, non è un capitano, non è un leader. Lei è un aizzatore di folle, una persona che, a seguito di ciò che vedo, esalta lo scontro tra poveri e mette in secondo piano il verbo governare con dignità. Ministro Salvini, cosa le costerebbe far scendere quelle quarantadue vittime da quella Nave e affidare il caso a chi di dovere? E’ logico che c’è un’Europa sordomuta che si sta comportando malissimo, ma devono rimetterci quei poveri cristi scappati da morte certa? Mi risponda ministro Salvini: se uno rischia la morte, secondo lei, non scappa da morte certa? Oppure si fanno una vacanzina su di un gommone? Rischiando di morire? Eh? Ministro Salvini!
Ma lei ha un cuore? Una dignità? Lei, come me, ministro Salvini, è nato nella parte fortunata del mondo. Si faccia un esame di coscienza, si guardi dentro, forse è sempre in tempo a cambiare”.