
“Visto lo stallo sui fondi che dovranno servire a Province e Comuni per progettare ed eseguire gli interventi di recupero e riqualificazione sulle scuole, la Regione intanto attivi un fondo di rotazione che costituisca un anticipo di cassa per consentire agli enti locali di avviare le procedure”.
L’iniziativa arriva dal capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Maurizio Marchetti con una mozione che verrà discussa durante la prossima seduta dell’assemblea toscana, convocata per 9 e 10 luglio prossimi. Intenzione di Marchetti è superare lo stallo generato da un’intercapedine normativa: “La legge – continua Marchetti – prevede infatti a seconda dell’operazione da fare, 180 o 365 giorni di tempo. Ma i mutui ancora non sono stipulabili, e le settimane passano. Rischia di saltare il banco, e solo nel territorio provinciale lucchese tra Provincia e Comuni sono attesi 64.350.939,75 euro. In parole povere – spiega Marchetti – il fatto è che c’è un decreto ministeriale, l’87/2019, che autorizza gli enti locali a spendere la quota 2018 dei finanziamenti che sulla hanno ottenuto e che devono arrivare da mutui della banca europea degli investimenti, i mutui Bei di cui si è più volte parlato. Lo stesso decreto da un lato vincola gli enti locali attuatori delle ristrutturazioni, Province e Comuni a seconda di che scuole sono, ad arrivare a progetto o aggiudicazione di gara in 180 o 365 giorni, dipende da cosa devono fare; dall’altro subordina la stipula del mutuo da parte del contraente Regione, ma con oneri di ammortamento a totale carico dello stato, alla validazione di uno schema-tipo da parte del ministero dell’economia e delle finanze. Riavvolgendo il nastro, per spiegarmi meglio: l’autorizzazione a spendere c’è, lo schema-tipo per contrarre il mutuo c’è: manca il via libera del Mef. E quindi è tutto fermo. Non sapendo fino a quando, per stessa ammissione della giunta regionale che così ha risposto a una mia interrogazione, gli enti locali hanno la legittima preoccupazione di non avere i tempi tecnici per poi rispettare i tempi loro imposti”.
Da qui l’idea di Marchetti per superare l’impasse: “Alla Regione chiedo di istituire un fondo di rotazione che consenta agli enti locali di iniziare almeno ad affidare le progettazioni o avviare le procedure di gara. Un anticipo di cassa, in buona sostanza. Una volta che lo schema-tipo sarà validato dal Mef, la Regione stipulerà il mutuo e rientrerà dei fondi anticipati, ma intanto Province e Comuni avranno potuto mettere in moto i meccanismi e saranno in condizione di rispettare i tempi. Altrimenti rischia di saltare tutto. La mia preoccupazione è per i ragazzi che quotidianamente si recano in ambienti da risanare, e quindi malsicuri. Rimediare deve essere la priorità di tutti, a qualunque costo”.