Trebesto: “Fallimento Lucchese è uno schiaffo per la città”

5 luglio 2019 | 14:30
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Trebesto: “Fallimento Lucchese è uno schiaffo per la città”

“Il fallimento della Lucchese è una perdita per tutti”. Lo afferma la Calcistica popolare Trebesto in un post pubblicato su Facebook. “Troppo spesso – si legge in una nota – il calcio viene considerato come un qualsiasi bene di mercato, scambiabile liberamente in un sistema economico perfettamente concorrenziale. Il problema è che il calcio non è un bene come gli altri. Una squadra di calcio contiene una complessità unica, una storia, un’identità, un microcosmo dove tifosi, dirigenti, addetti ai lavori e giocatori sono in stretta relazione. Una squadra di calcio è cioè una realtà unica, non riproducibile, connessa al territorio come a dimensioni simboliche e umane non sostituibili, non scambiabili”.

“Per questo – prosegue Trebesto – l’ennesimo fallimento della Lucchese è uno schiaffo all’intera città. Tralasciando la totale inadeguatezza delle istituzioni cittadine nel gestire le crisi sportive (non solo la mancata messa a norma dello stadio Porta Elisa; ancora bruciano il fallimento della Pallacanestro Lucca e la mancata partecipazione de Le Mura al campionato europeo), liquidandole troppo spesso come situazioni di competenza puramente privata, ci viene da dire che questo calcio non potrà che avere vita breve. Un mondo che vive di fidejussioni, debiti, prestiti non onorati e truffe è destinato al declino, nonostante la passione di chi ogni fine settimana si danna l’anima e fa sacrifici per sostenere la propria squadra. Questo modello che lucra sulla passione di migliaia di persone, l’abbiamo sempre detto, non può e non deve rappresentarci. L’ennesimo fallimento della Lucchese in pochi anni, oltre ad avere riflessi sul panorama sportivo lucchese in generale, comporta anche ripercussioni sociali e culturali non trascurabili. Per questo la nostra realtà non può fare altro che esprimere piena vicinanza e solidarietà alla comunità della Lucchese e in particolare ai suoi tifosi (tranne ai fascisti; a loro vicinanza e solidarietà non la daremo mai). Vogliamo da ultimo fare i complimenti a Lucca United, che attraverso la pratica dell’azionariato popolare ha cercato fino all’ultimo di evitare questo fallimento. Il calcio è della gente, nessun padrone o presidente se ne può impossessare per farne quello che vuole”.