Pubblicità sessista, Minniti (Lega): “Bianucci censore come il Braghettone”

Pubblicità sessista per le strade della città, Giovanni Minniti, consigliere comunale della Lega, non ci sta e attacca il collega di Sinistra con Tambellini, Daniele Bianucci, definendolo ‘mullah’.
“Ma ci rendiamo conto – attacca il consigliere leghista – delle enormi sciocchezze dette con la benedizione dell’imam Tambellini che dall’alto del suo scranno in consiglio comunale ha visto e sentito tutto? Non è certo il caso della campagna pubblicitaria, ma in linea generale, la storia dell’arte è piena di capolavori raffiguranti nudità sia maschili che femminili: la Venere di Botticelli, il Perseo di Cellini, i bronzi di Riace per non parlare degli affreschi di Pompei. Gli autori di quelle straordinarie opere saranno stati anch’essi beceri sessisti ispiratori di sopraffazioni? Vorrei tanto conoscere l’opinione dei nostri amministratori politically correct”.
“Spero ardentemente che il mullah Daniele Al Bianucci – conclude – non vada mai ad ammirare capolavori del genere altrimenti gli verrà voglia di emulare le gesta del suo quasi omonimo Daniele da Volterra alias il Braghettone ovvero il censore del giudizio universale di Michelangelo. Sarebbe un ulteriore grave danno per l’umanità intera”.