
“Sì al referendum sul futuro dell’ex Campo di Marte”. A dirlo sono SìAmoLucca e Lucca in Movimento che si impegneranno in quella che definiscono una “battaglia civile per difendere una democrazia negata il 20 dicembre 2005 in consiglio comunale quando, proprio la sera in cui fu approvato l’accordo di programma per la costruzione del nefasto San Luca, fu bocciata la richiesta di referendum sul nuovo ospedale”.
Le liste civiche hanno sottoscritto la petizione a favore della consultazione popolare sul destino della struttura e ne condividono sia procedura che contenuto. “Riteniamo che il referendum rappresenti un grande atto di democrazia, per far si che sia il cittadino – si legge nella presa di posizione – L’attuale sindaco Tambellini era all’opposizione ma si dimostrò connivente nell’imporre un ospedale nuovo che non era certamente la richiesta principale di lucchesi. E ora sarà proprio l’ex opposizione ad imporre un scelta sul Campo di Marte senza un percorso democratico referendario? Nel 2007 l’allora candidato sindaco Tambellini nel suo programma aveva inserito Cittadella della salute al Campo di Marte con servizi territoriali e di supporto alla funzione ospedaliera prevalentemente pubblici”.
“A tutt’oggi – proseguono – dopo sette anni di questa amministrazione che poi è la sua, non siamo ancora arrivati a definire una pianificazione territoriale che faccia fronte alle esigenze dei 170mila residenti alla zona distretto Piana di Lucca. E ancora di più si continua a negare gli 70 posti letto mancanti al San Luca con tutte le criticità connesse che potrebbero trovare compenso proprio nel Campo di Marte”. Per SìAmolucca e Lucca in Movimento, il Comune è ad un bivio: “Andare avanti in modo autoreferenziale o accettare il percorso
referendario per ridare dignità ad un cittadino offeso e preso in giro”
“Adesso sul tavolo del sindaco, della commissione competente e dell’assemblea consiliare vi è una petizione scottante alla quale tra meno di 45 giorni dovrà essere data una risposta positiva o negativa che sia – aggiunge la nota delle due liste civiche -. Va riconosciuto il merito al comitato Lucca per una sanità migliore Papeschi, che fin dal 2004 si è preoccupato del destino del Campo di Marte con grande lungimiranza a fronte di una cecità politica estesa a vari schieramenti. Condividiamo la necessità che il Campo di Marte rimanga di proprietà pubblica anche attraverso la costituzione di una fondazione ad hoc, che resti la funzione pubblica per far fronte alle necessità territoriali, ma al tempo stesso operi da supporto alle funzioni sanitarie del San Luca che a cinque anni dalla sua apertura ha mostrati tutta la sua inadeguatezza”.
SìAmoLucca e Lucca in Movimento si dicono pronte per un dibattito pubblico che metta al centro le esigenze sanitarie e una pianificazione ospedaliera e territoriale che si abbraccino fra di loro in un unico sistema di gestione. “Sotto questo aspetto – concludono – Lucca è stata inascoltata da anni non solo da questa amministrazione di sinistra ma anche dalla Regione”.
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