
Adeguare le disposizioni relative alla durata dell’incarico del direttore generale in analogia con quanto già disposto per il direttore di Ait (Autorità idrica toscana); prorogare l’incarico dell’attuale direttore generale dell’Ato Toscana Costa per un periodo di almeno 12 mesi dalla sua scadenza, per assicurare la conclusione del percorso di affidamento del servizio integrato dei rifiuti urbani. È quanto dispone la nuova legge sulla revisione organizzativa e della governance dell’Autorità istituita nel 2011, che il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza. Hanno espresso voto contrario i gruppi di opposizione.
La legge dispone che il direttore generale dell’Ato sia nominato nell’ambito di una rosa di tre candidati, individuati ad esito di procedura comparativa pubblica. L’incarico avrà durata cinque anni.
Vengono inoltre disciplinate le disposizioni transitorie relative al direttore generale dell’Ato Toscana Costa con la proroga dell’incarico sino alla conclusione della procedura di affidamento del servizio al gestore unico, e comunque non oltre il 31 dicembre 2020. La legge, composta di soli tre articoli, entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sul Burt. Elisa Montemagni (capogruppo Lega) ha giudicato “un’anomalia” questa proroga all’attuale direttore. “Ancora una volta la Regione ha deciso di scavalcare i Comuni, che devono così subire scelte imposte dall’alto e accettare un sistema che è fallimentare”, ha commentato la consigliera. “Per questo – ha concluso – votiamo contro, perché riteniamo necessario che i Comuni siano ascoltati e non bypassati”.