Eventi su spalti, scintille al talk del Real Collegio

14 agosto 2019 | 07:49
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Eventi su spalti, scintille al talk del Real Collegio
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Eventi su spalti, scintille al talk del Real Collegio
Eventi su spalti, scintille al talk del Real Collegio
Eventi su spalti, scintille al talk del Real Collegio

Si infiamma il dibattito sull’utilizzo degli spalti per i grandi eventi. Alla quinta serata dedicata all’attualità nel talk show del chiostro di Santa Caterina per Real Collegio condotto dal giornalista Paolo Mandoli.
Ospiti della serata gli attori principali di questa vicenda: l’ex sindaco Pietro Fazzi, il presidente di Lucca Crea Mario Pardini, il patron di Lucca Summer Festival Mimmo d’Alessandro. Blitz a sorpresa durante la serataa anche del presidente del comitato Vivere il centro storico, Claudio Casotti.

Non si sono ancora placati gli animi sulla polemica che ha visto contrapposto il comune di Lucca e la Sovrintendenza per la concessione dell’ex campo Balilla a manifestazioni come Lucca Comics & Games e Lucca Summer Festival.
Pietro Fazzi è stato sindaco di Lucca durante la prima edizione di Lucca Summer Festival e ha ripercorso le vicende che hanno portato alla realizzazione di un evento che oggi è considerato uno dei più importanti nel panorama musicale mondiale. “Vedo con favore tutte le occasioni in cui si può discutere della nostra città – dice Fazzi – Ricordo nel 1998 quando partì la prima edizione di Lucca Summer Festival, nato da un accordo tra il comune di Lucca e la Provincia, in cui si scelse un modo diverso di fare spettacolo rispetto ad altri eventi precedenti come Anfiteatro Jazz. Vennero coinvolti i residenti di piazza Napoleone, che a quel tempo ospitava un parcheggio. Il lavoro burocratico finiva a dicembre, massimo a gennaio, ma aveva una formula che andava monitorata nel tempo”.
Proprio a proposito dei problemi legati alla burocrazia, interviene Mimmo d’Alessandro patron del Lucca Summer Festival: “Nei primi quattro anni filò tutto liscio, per i primi due piazza Napoleone era un grande parcheggio e noi pagavamo per spostarlo. Abbiamo aperto con Bob Dylan, un artista che ha vinto il premio Nobel. Al Summer in questi anni sono giunti in Italia, per la prima volta a Lucca, numerosi artisti e sembra che i lucchesi siano gli unici a non essersene accorti. Per ogni edizione della manifestazione ci sono 5-8 milioni di investimenti che vanno anticipati prima che si svolga il festival. I big della musica vogliono essere pagati prima del contratto, si tratta di un investimento molto importante”.
“Il Summer spende 1 milione e 350mila per le attrezzature con cui allestire il campo Balilla – dice Mimmo d’Alessandro – ci lavorano più di 4mila persone, eppure quest’anno ho avuto paura che l’evento saltasse. Sono riuscito ad entrare nell’area più di dieci giorni dopo la data prevista e non capivo perché. Questo ha fatto rischiare che saltasse tutto. Con il Summer Lucca diventa bellissima, piena di allegria e felicità e non riesco ancora a capire come si possa rischiare di far saltare una manifestazione quando erano già stati staccati 120mila biglietti. Vedo gente che attacca la manifestazione in forma anonima tramite social, ma io credo di aver fatto solo del bene a Lucca. Ricordo che prima del Summer il ristorante la Buca di S. Antonio, considerato bilancia del turismo lucchese, a luglio rimaneva chiusa”.
“Anche Lucca Comics & Games – altra eccellenza tra le manifestazioni lucchesi – è forte di numerose presenze 250mila biglietti staccati nell’edizione 2018 solo 20mila in meno dell’edizione dei record con 270mila presenze nel 2016”, gli fa eco Mario Pardini presidente di Lucca Crea. “La città – prosegue – ha assorbito bene l’evoluzione dell’evento perché è stata distribuita anno dopo anno in molte zone e ciò ha portato ad una maggiore fruibilità. Non noto problemi nuovi i problemi sono più esterni perché abbiamo oramai una formula ben collaudata”.
Ma come si convincono gruppi come i Rolling Stone a suonare su un palcoscenico come Lucca? Mimmo d’Alessandro spiega: “Ci ho messo cinque anni per convincere gli Stones a suonare qua, ricordo che il tour No Filter conteneva 14 date, tutte in capitali europee, per me è stato un onore promuovere Lucca e quando ho avuto la conferma della data è stato il giorno più bello della mia vita. Lucca era la città che ha avuto maggiori richieste di biglietti rispetto alle altre date. Sono pervenute 250mila richieste a fronte di 56mila posti disponibili, questo perché Lucca ha un appeal diverso rispetto ad altri posti”.
“Gli artisti agiscono come megafono – spiega Mimmo – parlano tra di loro. Prima dovevo essere io a proporre Lucca, adesso sono loro a chiedermi di partecipare. Negli Stati Uniti, Lucca Summer Festival è conosciuta molto più che a Lucca e ho paura che possano leggere tutte queste polemiche sui social network, perché non capirebbero. Ad oggi rischio di mollare se devono nuovamente insorgere i problemi di questa edizione, dovrà essere fatto un tavolo istituzionale per risolverli”.
Il dibattito raggiunge piano piano il tema principale della serata. Mario Pardini ci spiega cosa vuol dire fare un festival del fumetto e dei giochi a Lucca: “C’è grande integrazione tra il patrimonio monumentale della città e l’evento, un unicum a livello mondiale che non ha pari neanche all’estero ed ha stupito anche artisti famosi in tutto il mondo come Frank Miller, che ha potuto assistere alla manifestazione sia prima che venisse trasferita in città sia successivamente. Una manifestazione che ha un indotto di numerosi milioni di euro, che la città non si può permettere di perdere”.
Ma il problema dell’utilizzo degli spalti è sicuramente sentito dai cittadini lucchesi, ma è giusto sostenere il “verde” intorno alle mura quando a pochi metri c’è un grande afflusso di mezzi pesanti? Pietro Fazzi ricorda che con la sua amministrazione fu bloccata la possibilità di fare dei parcheggi negli spalti delle mura, con parere favorevole della Soprintendenza.
“Si parla del Balilla e del suo impiego – spiega Fazzi – Se si critica non vuol dire che si voglia affossare i Comics. Lucca vive troppo del suo centro storico che forma il nucleo centrale della città, sacrificando realtà vicine come il Polo Fieristico”. “A mio avviso – dice Fazzi – al campo Balilla non ci sarebbero neanche dovuti andare i Comics. Pisa ha fatto delle mura bellissime mentre noi a Lucca le roviniamo. Nessuno può pensare che sia bello il padiglione dei Games di fronte al monumento storico dei lucchesi per eccellenza”.
Interviene il presidente di Lucca Crea, Pardini: “La scelta del Balilla è stata fondamentale ed oggi ha un’importanza rilevante sull’impatto di tutta la manifestazione. Basta pensare ai dati di questo padiglione, che negli anni è diventato il luogo dei Comics più frequentato dai visitatori. Una superficie di enorme, il 30 per cento di tutta la mostra, che non può essere contenuta al Polo fieristico. Gran parte degli espositori di tutta la manifestazione si trova al padiglione Balilla che si traduce nel 28 per cento degli introiti in termini economici. Spostando il padiglione non è detto che i grandi espositori siano disposti a tornare”.
Anche Mimmo d’Alessandro dice la sua sull’utilizzo degli spalti: “Il Lucca Summer Festival con i suoi concerti nell’area del campo Balilla, valorizza le mura di Lucca illuminandole creando un’atmosfera unica che si integra con il monumento. Nessuno viene a Lucca per vedere un prato, le persone vengono qua per seguire un concerto in un posto bello. Sento dire che si potrebbero spostare i concerti allo stadio, ma se cercavo come location uno stadio sceglievo San Siro, non Lucca. L’erba ricresce ogni anno, il Summer ha portato alla città un indotto di 12 milioni di euro nel 2015, addirittura di 28 milioni nel 2017, 11 milioni solo per il concerto dei Rolling Stones. Il 49% dei visitatori della manifestazione è straniero ed è stato calcolato da una ricerca dell’Università di Pisa che il 47 per cento di loro torna a Lucca abbinando location e concerto. Non ha nessun senso spostarsi dal campo Balilla”.
La serata si avvia verso la sua conclusione, ma in occasione delle domande del pubblico fa la sua apparizione il presidente della commitato Vivere il centro storico, Claudio Casotti, intervenendo ai microfoni del dibattito: “Molte delle critiche che sono state rivolte alle manifestazioni dal comitato, sono fatte nello scopo di migliorare questi eventi. Durante il Summer piazza Napoleone non è bella e le strutture presenti sono di impatto invasivo e non è uno spettacolo adatto anche per i turisti”.
Mimmo d’Alessandro riconosce nel presidente di Vivere il centro storico uno dei suoi più acerrimi detrattori e interviene: “Piazza Napoleone durante il Summer è più bella del solito per me. Piena di luce e allegria e non un mortorio come vorrebbe questo comitato!”
Ma il presidente Casotti non molla e incalza Mimmo sui contributi che secondo lui sono stati versati al festival, una cifra, che secondo gli accessi ai documenti effettuati dal comitato, si aggirerebbe intorno ai 240mila euro.
D’Alessandro smentisce categoricamente di aver preso questi soldi come contributo per la manifestazione, anzi ricorda che nei primi anni proprio durante l’amministrazione Fazzi, il festival riceveva delle sovvenzioni che però si è persa negli anni.
Mario Pardini a sua volta, in relazione a Lucca Comics & Games sottolinea che la manifestazione non percepisce un euro dalle istituzioni, ma anzi, in due anni ha versato nelle casse del comune una cifra superiore ad un milione di euro.
La serata si conclude con un arrivederci al prossimo appuntamento in cui sarà ospite il nuovo arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti.

Paolo Pinori