
La Lega di Altopascio passa all’attacco e sulle opere pubbliche sfida il sindaco Sara D’Ambrosio.
“In un agosto rovente c’è chi ad Altopascio è in perenne campagna elettorale lanciandosi in proposte che per certi versi potevano trovare soluzioni più semplici da noi già suggerite – dicono dal partito altopascese – Ad esempio la realizzazione del terzo lotto della circonvallazione. Nelle discussioni al progetto definitivo del raddoppio ferroviario abbiamo proposto di richiedere a Rfi, come opera strategica ed indispensabile per il nostro Comune al fine dell’accettazione di questo progetto, la realizzazione della viabilità di collegamento tra la via di Bientina e il ponte di via Giuntoli-via Capocavallo a Badia Pozzeveri”.
“Ovviamente la maggioranza della D’Ambrosio – prosegue la nota – non ha considerato l’ipotesi di vincolare il progetto alla realizzazione di quest’opera e, ad oggi, si avventa in proposte che non dipendono solo dalla sua volontà come ad esempio la gratuità dell’’autostrada nel tratto Altopascio-Lucca Est. Proponiamo alla D’Ambrosio e la sua maggioranza di spendere il loro tempo in cose concrete per gli altopascesi e di non lanciarsi in proposte senza citare i modi, gli incontri ed i tavoli in cui intende discuterne. Dice di avere come comune denominatore: infrastrutture, sviluppo, crescita, ambiente e lavoro. Inizi con dare una risposta ai tanti cittadini che hanno presentato osservazioni al progetto di raddoppio ferroviario; poi lo sa che senza il nuovo piano strutturale ed il piano operativo (vecchio regolamento urbanistico) è tutto bloccato e pertanto con esso tutti i punti del suo comune denominatore?”.
“Le soluzioni ad oggi proposte sono state tutte affondate… – conclude la Lega – Prova ne sono la variante di Badia Pozzeveri con la trasformazione dei 44mila metri quadri da agricolo ad edificabili, oppure la variante per consentire una altezza di 30 metri (poi 23 metri) in piena zona vincolata oppure l’insediamento di una ditta che tratta rifiuti pericolosi dove insistono nuclei abitativi nel raggio di 500 metri. Sono tre esempi di provvedimenti, ritirati in autotutela dal responsabile del settore. Ormai sono passati più di tre anni dal suo insediamento e ad Altopascio la situazione è in completo stallo”.