Mozione di Bindocci: “Mille nuovi alberi all’anno”

24 agosto 2019 | 10:43
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Mozione di Bindocci: “Mille nuovi alberi all’anno”

Mille nuovi alberi da piantare all’anno. E’ la proposta che fa al consiglio comunale di Lucca, sulla scia di quanto fatto a Padova, il consigliere comunale M5S, Massimiliano Bindocci. Secondo il consigliere pentastellato un modo anche per combattere l’inquinamento dell’aria. “Fra pochi mesi – afferma – inizierà il solito balletto degli sforamenti della qualità dell’aria con relativo pericolo per la salute pubblica. Noi vorremmo che venisse lanciato un piano urgente di riforestazione urbana, un argomento che abbiamo valutato, considerando le esperienze di altri comuni come quello di Padova, che con il progetto Padova O2 prevede la piantumazione di 10.000 nuovi alberi in 10 anni, di specie che si adattino all’ambiente e al cambiamento climatico. Più recentemente anche Milano e hinterland stanno imboccando questa strada con un progetto da 100.000 alberi all’anno”.

“Noi a Lucca – prosegue Bindocci – siamo ancora ad un tavolo di studio del verde che arranca da qualche anno, agli sforamenti del PM10, alla maglia nera in Toscana. Aldilà delle necessarie azioni sulle fonti inquinanti, facciamo anche un rapido balzo verso una riforestazione urbana.  Le leggi ci sono, a partire dalla 10/2013 che impone tra l’altro di piantare un albero per ogni bambino nato o adottato. Ogni genitore che ha registrato il proprio figlio all’anagrafe deve ricevere dal Comune un certificato in cui si dice che tipo di albero è stato piantato e dove. A fine mandato il sindaco deve rilasciare il ‘bilancio arboreo’, ovvero il computo di quanti alberi ha trovato al suo insediamento e quanti ne lascia. Con questo ‘occhio’ al verde e all’ambiente, dopo un periodo di gestazione abbiamo depositato un importante mozione in Consiglio Comunale che veramente ci auguriamo possa trovare unanimi consensi anche tra i banchi di maggioranza, anzi speriamo ci venga criticata perché troppo timida e si decida di piantare non 1000, ma 2000-3000 nuove piante all’anno. L’importante è cominciare quanto prima, le svolte rivoluzionarie devono essere attuate con rapidità. Una rete di spazi verdi quantitativamente sufficienti, di buona qualità e collegati da percorsi pedonali e ciclabili continui e protetti dal traffico veicolare, costituirebbe il modello di riferimento per le politiche locali del verde urbano. Si valuti se non sia necessario modificare il piano strutturale che concede ancora troppo spazio al cemento. Si proceda rapidamente al censimento del verde, e successivamente alla redazione di un regolamento del verde e al piano del verde comunale. Andrà determinato il punto compensativo di equilibrio, cioè la dotazione di verde equivalente che compensa le emissioni di gas e il consumo di prodotti agroforestali necessari all’interno dell’area comunale. Attraverso un incremento del verde è possibile: la rimozione degli inquinanti atmosferici; la riduzione della temperatura e la mitigazione dei cambiamenti climatici; la cattura della CO2; la produzione di O2; la riduzione di PM10 e PM2,5; la difesa del suolo; la difesa della biodiversità. Fatto salvo quanto potrà esser meglio dettagliato con il piano del verde comunale, sarà opportuno procedere con immediatezza a trovare risorse e stabilire forme di collaborazione anche con i privati al fine di iniziare con almeno 1000 nuove piantumazioni di alberi all’anno, dandosi il 2020 come anno iniziale di questo radicale cambiamento, utilizzando gli ultimi mesi del 2019 per identificare le prime aree di intervento in modo che per dicembre 2019 si potrebbe adottare l’iniziativa già lanciata a Padova di permettere ai cittadini di adottare un albero per Natale, sostenendo la dimora di un nuovo albero, con possibilità di seguirlo nella sua crescita, scegliendo l’area in cui piantarlo, indicando la specie tra quelle scelte per migliorare concretamente l’aria di Lucca. A Padova solo nel dicembre 2018 i cittadini e le aziende hanno donato alla comunità 1609 nuovi alberi.
Vediamo a Lucca città della carta di non essere da meno, diamoci una spinta tutti assieme”.