
“Chi ha perso veramente sono solo i lucchesi e il mercato del Carmine”. Così Confartiagianato imprese Lucca replica all’amministrazione comunale sulla polemica in corso tra i due enti dopo che Palazzo Orsetti ha deciso di affidare il mercato ortofrutticolo cittadino alla comunità filippina (leggi).
“Noi avremmo posto veti e suggerimenti vuoti e superficiali? Abbiamo indicato fino all’esasperazione, agli assessori preposti, la creazione di un consorzio, guidato dal Comune, tra realtà lavorative lucchesi per risollevare il destino del mercato – insiste Confartigianato – ma l’amministrazione ha fatto sempre orecchi da mercante rimandando, ostacolando, ignorando. Cosa avremmo potuto fare di più? In definitiva è il Comune che ha le capacità decisionali sull’immobile”.
“Dovremmo poi scusarci con la rispettabilissima comunità filippina? – aggiunge la nota -. Guardate, se non ve ne siete ancora accorti, che il sistemino di buttarla sempre sulle accuse di discriminazione oramai ha fatto il suo tempo e non serve più. Tutti hanno capito, (specialmente i filippini che operano a Lucca), che non volevamo offendere minimamente nessuno, ma solo tutelare l’identità lucchese da difendere sempre e da chiunque che pare essere l’ultima cosa di cui si preoccupa il Comune”.
“Ribadiamo che abbandoniamo il campo di battaglia non vinti, ma sfiniti dagli esasperanti rimandi, proroghe e promesse non mantenute – conclude Confartigianato -. Ma, badate bene, chi ha perso veramente sono solo i lucchesi e il mercato del carmine”.