Montemagni e Recaldin (Lega): “Mallegni ossessionato da Salvini”

Dopo le affermazioni del senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, che ha denunciato la presenza di ‘infiltrati’ leghisti nel suo partito -: “Sono un visionario – ha detto il senatore Mallegni – e vedo, dunque, il fantasma di Salvini ovunque” -, intervengono Elisa Montemagni, consigliera regionale della Lega e Andrea Recaldin, commissario provinciale lucchese della Lega, sostenendo che le suddette affermazioni siano: “Fuori luogo e certamente non controbuiscano a far sì che la tanto auspicata alleanza di centro-destra possa essere il chiavistello per, ad esempio, conquistare la Toscana”.
“Siamo rimasti sorpresi, anche se non troppo – affermano Elisa Montemagni ed Andrea Recaldin – dalle recenti esternazioni del senatore Mallegni di Forza Italia che denuncia come vi siano degli ‘infiltrati’ leghisti nelle fila del suo partito, dimostrando di essere un visionario e di vedere, dunque, dappertutto l’incombente fantasma di Salvini. In queste affermazioni – proseguono gli esponenti della Lega – il parlamentare forzista assomiglia in modo impressionante al presidente Rossi, anch’egli ossessionato dalla figura del nostro segretario federale. Una lunga e sconclusionata invettiva, quella di Mallegni – sottolineano Montemagni e Recaldin – in cui s’invita, tra l’altro, il suo partito a non essere Lega – dipendente. Insomma – precisano gli esponenti leghisti – le dichiarazioni di Mallegni, oltre ad essere, a nostro avviso, fuori luogo, certamente non contribuiscono a far sì che la tanto auspicata, dallo stesso senatore, alleanza di centrodestra possa essere il chiavistello, ad esempio, per conquistare la Toscana; attaccare un alleato importante e decisivo come la Lega, non ci sembra, infatti, un’idea particolarmente brillante. A meno che – concludono Elisa Montemagni ed Andrea Recaldin – il senatore Mallegni sia già in campagna elettorale per le regionali 2020 e quindi voglia ritagliarsi uno spazio mediatico, con dichiarazioni peraltro gratuite ed estremamente divisive”.