Centrodestra: Revoca appalto Manifattura, troppi lati oscuri

28 agosto 2019 | 15:19
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Centrodestra: Revoca appalto Manifattura, troppi lati oscuri

“Revoca dell’appalto per l’ex Manifattura, troppe cose non tornano”. Lo sottolineano in una nota i gruppi consiliari di SìAmoLucca, Lucca in Movimento, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. “Nella delibera di revoca, la giunta parla di inadempienza dell’associazione di imprese Ati Aspera che pero’ a sua volta, con una nota protocollata il 7 agosto (quindi pochi giorni prima dello stop all’appalto da parte dell’amministrazione) riferisce fra l’altro di “gravità degli accadimenti sempre denunciati e recentemente accertati” e di “abusivita’ delle opere per la mancata approvazione da parte degli organi competenti delle lavorazioni realizzate e di quelle da realizzarsi”.

“Siamo certi – aggiungono – che il Comune abbia fatto tutto ciò che poteva, dal 2013 ad oggi, per evitare prima i ritardi poi il blocco dei lavori all’ex Manifattura, uno degli edifici simbolo per la rinascita della città? E cosa nasconde il possibile contenzioso con l’associazione di imprese a cui la giunta ha deciso di revocare il contratto di appalto per la ristrutturazione? Troppe cose non tornano”.  Insomma una serie di “gravi accuse nei confronti della giunta Tambellini – spiegano liste civiche e partiti di centrodestra – a cui si aggiungono altre denunce. Cosa è realmente accaduto? Ma gli interrogativi sono anche molti altri”. E l’opposizione li snocciola uno ad uno. “Il primo appalto per i lavori risale al 2013, quando il cantiere venne affidato all’Unieco a cui poi è subentrata Ati Aspera: esiste un documento in cui si attesta con precisione la percentuale di lavori effettivamente svolta da sei anni a questa parte? – incalza il centrodestra -. C’è stato un monitoraggio costante da parte del Comune su cio’ che si stava o meno realizzando? Per sbloccare l’empasse si è tentato di trovare una soluzione con le aziende lucchesi che facevano parte dell’associazione temporanea di imprese? E ora che tutto è di nuovo è bloccato, come si riaffideranno i lavori nel 2020? Per volerci fare cosa nell’ex Manifattura? Sono ancora attuali le previsioni del 2013? E perché, nella delibera con cui la giunta Tambellini rescinde il contratto per inadempienza, non c’è una richiesta di risarcimento danni? E le contestazioni di Aspera, che a sua volta incolpa il Comune di aver fatto errori, a quanto ammontano economicamente?”. Aggiungono i gruppi consiliari: “Lo stallo per l’ex Manifattura palesa come l’amministrazione di centrosinistra sia superficiale anche sui grandi temi e sulle sfide più importanti per il futuro di Lucca: testimonianza ne è il fatto che, quando già tirava aria di grosse complicazioni legate al proseguimento della ristrutturazione, un anno fa il Comune ha concesso una porzione dell’immobile alla Fondazione Campus per trasferirvi i corsi dell’Università del turismo, ben prima di avere rassicurazioni sul fatto che il cantiere sarebbe stato terminato”. Conclude l’opposizione: “E’ inutile che l’assessore all’urbanistica Mammini invochi ora un fronte comune con l’opposizione. Si prendono sempre a pesci in faccia le minoranze, e poi si chiede aiuto quando si finisce nei guai? Ci spiace ma non funziona così. Invochiamo trasparenza, non bla bla che nascondono la realtà delle cose”.