Solidarietà piena alla donna aggredita al parco di via Matteotti ma presa di distanza dalla posizione assunta al riguardo dall’amministrazione comunale. E’ quanto afferma il consigliere comunale M5S Massimiliano Bindocci. “Leggiamo con un certo imbarazzo alcune dichiarazioni di solidarietà alla signora aggredita al parco. Sopratutto quelle della amministrazione. Crediamo che la solidarietà sia dovuta, ed a questa ci uniamo volendo anche comunicare che come M5S di Lucca ci mettiamo a disposizione anche aiutare a trovare assistenza legale qualora ce ne sia la necessità, o del sostegno materiale. Non conosciamo la signora, ma crediamo assolutamente ingiustificabile una aggressione del genere. Vorremmo aggiungere che la solidarietà della amministrazione e di molti consiglieri di maggioranza ci fa sorridere perché trattasi di banali lacrime di coccodrillo. La nostra proposta di istituire a Lucca un garante contro le vittime delle violenze a Lucca è stata bocciata. Non lo possiamo dimenticare. Tale figura è prevista dalla normativa comunitaria ed adottata anche in qualche regione, figura che dovrebbe aiutare e non lasciare sole le vittime di violenze”.
“Ci fu detto che non era opportuno e non era obbligatorio (principio che però non valse- e meno male- sul garante per la disabilità). Furono anche citate associazioni, che forse piacciono o sono vicine a qualche assessore, che fa della beneficienza il brand, e di fatto non si volle istituire un bel niente. Questo fatto – prosegue Bindocci – rende non credibile la solidarietà alle vittime, perché se la si voleva fare si poteva costituire una figura specifica, e non fare un comunicato con foto. Noi siamo per i fatti e non per l’ipocrisia, noi siamo solidali ed abbiamo proposto un modo per stare più vicini. Abbiamo anche proposto di aumentare la videosrveglianza ed una maggiore pulizia ed illuminazione potenziata alle sortite delle Mura. Alla prima commissione abbiamo dato disponibilità a modificare il testo, vedremo se almeno su questo si farà qualcosa o si cercherà con scuse di non fare niente e speriamo che la amministrazione sia disposta a ripensare al garante per le vittime di violenza. Non è mai troppo tardi”.