No a petizione su referendum, comitati sanità insorgono

12 settembre 2019 | 17:14
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No a petizione su referendum, comitati sanità insorgono

“Vogliamo il referendum sul destino del Campo di Marte”. Ad esprimersi sono i Comitati sanità lucchesi, che comunicano la risposta dell’amministrazione dopo la petizione protocollata in cui si chiedeva di far esprimere il Consiglio sulla possibilità di un referendum consultivo sul tema. Richiesta respinta perché, così scrive la presidenza del Consiglio, non risponde ai criteri formali per la richiesta di un referendum di quel tipo.

“Era una petizione – dicono i comitati – ma il Comune ha preferito considerarla altro e quindi l’ha ritenuta inammissibile. Pensiamo che la questione non sia solo politica bensì abbia importanti ricadute sociali: abbiamo visto sulla nostra pelle a cosa hanno portato le decisioni politiche, sia cittadine che regionali, in merito alla sanità pubblica. Francamente ci saremmo aspettati una sensibilità ben diversa da parte di questa amministrazione, al di là di tecnicismi che certamente non producono salute. Per questo ci rivolgiamo a tutti i consiglieri comunali affinché presentino mozioni atte a chiedere il pronunciamento del consiglio comunale riguardo alla possibilità di far svolgere un referendum consultivo ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lett.a), dello Statuto comunale, per recepire indicazioni sul destino dell’area già occupata dall’ex ospedale di Campo di Marte e, più precisamente, affinché i cittadini indichino: se l’area già occupata dall’ex Ospedale di Campo di Marte, debba o meno, nell’ambito della destinazione pubblica, cui è vincolata per legge, rimanere esclusivamente a destinazione sanitaria od anche socio-sanitaria; se la porzione di tale area eventualmente posta in vendita dall’Area Vasta nord ovest debba o meno essere acquistata dal Comune di Lucca”.
“Crediamo che questo sia il modo giusto per avere una vera partecipazione democratica – concludono i comitati – su questioni che riguardano la salute pubblica. Ovvio che se poi la maggioranza dei consiglieri avesse a negare la partecipazione popolare, faremmo nuove raccolte firme atte a sollecitare la partecipazione diretta dei cittadini. Ricordiamo al sindaco Alessandro Tambellini che è il sindaco di tutti e non solo della risicata maggioranza che è andata a votarlo, pari al 22,86 per cento degli aventi diritto al voto. Il diritto alla salute è di tutti”.