
“Una censura vera e propria nei confronti di chi non si allinea al pensiero dominante e una palese violazione dell’articolo 21 della Costituzione”. Così il consigliere comunale di CasaPound Fabio Barsanti recrimina per la chiusura della propria pagina Facebook decisa dall’azienda creata da Mark zuckerberg insieme a quelle di oltre venti militanti di CasaPound Lucca. Barsanti ha anche annunciato che presenterà una risoluzione al Consiglio Comunale.
“Una censura vera e propria nei confronti di chi non si allinea al pensiero dominante – dichiara Fabio Barsanti in una nota -. Un attentato alla libertà di informazione, visto che sulla mia pagina vi erano cinque anni di lavoro di cui due anni e mezzo di documenti e informazioni relative all’attività in Consiglio comunale, dunque al servizio dei cittadini”.
“Trovo squallide le parole di un esponente di spicco della Pd lucchese – continua Barsanti – come il senatore della Mediavalle Marcucci che ha plaudito alla scelta di una multinazionale privata di silenziare chi ha idee difformi e reputo molto grave l’atteggiamento di un collega consigliere come Bianucci di Sinistra per Tambellini, anch’egli favorevole a tappare la bocca al sottoscritto, come dichiarato tranquillamente su Facebook. Strana questa sinistra: o si appella alla Costituzione senza conoscerla, oppure sceglie di calpestarla volendo sostituirla con il codicillo di una multinazionale americana. L’unica loro morale pare essere quella di chiudere la bocca agli avversari politici, usando qualunque strumento”.
“Protocollerò una risoluzione da votare in aula – conclude Barsanti – con la quale chiederò che il Consiglio comunale di Lucca si rivolga al nuovo Governo affinché si possa normare un vulnus giuridico sulla base della funzione pubblica assunta dai social, seguendo le parole oggi utilizzate dal Garante della privacy Soro (in quota Pd), il quale ha criticato il provvedimento di Facebook e avvisato circa i pericoli per la libertà. Vedremo chi veramente rispetta la libertà di espressione in questa città”.