Leone e Martini: “Bindocci interessato solo alle uscite sui giornali”

18 settembre 2019 | 14:54
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Leone e Martini: “Bindocci interessato solo alle uscite sui giornali”

“Se Bindocci è interessato alla democrazia venga più spesso in commissione e stia attento a quello che viene detto”. Il monito arriva dalle consigliere comunali Chiara Martini e Maria Teresa Leone, presidenti delle commissioni bilancio e cultura dove si è svolto un incontro sulla Lucca del futuro, che tuttavia ha scatenato la protesta del consigliere pentastellato.

“Il consigliere comunale Massimiliano Bindocci sembra più interessato alle uscite a effetto sui giornali piuttosto che alla partecipazione assidua alle commissioni e a leggersi e comprendere quello che è stato deciso nelle sedute in cui non è stato presente – attaccano le due presidenti -. Lasci perdere il povero Montesquieu e si rimbocchi un po’ le maniche visto che le commissioni hanno il compito di portare avanti un lavoro impegnativo e complesso come quello sugli interventi esterni presentati in occasione del Consiglio ‘2030 Lucca capitale o città ai confini dell’Impero?’. Le commissioni consiliari Sviluppo economico e Politiche formative, cultura turismo, sport, hanno avviato il percorso di analisi di questo corposo materiale. Ieri si è tenuta la seconda seduta in forma congiunta, alla quale ha partecipato anche lui che, non avendo seguito i lavori fin dall’inizio, ha riportato alcuni passaggi in un comunicato stampa in maniera non corrispondente alla realtà e facendo un po’ di confusione. Ci preme precisare che i 46 interventi esterni presentati al Consiglio del 6 maggio scorso sono al vaglio di tutte le commissioni per una lettura attenta e un confronto approfondito e condiviso. In pratica i consiglieri dispongono di un testo scritto lasciato dagli autori, da cui ricevere stimoli e spunti di approfondimento. Alle due sedute di commissioni hanno partecipato i tecnici degli uffici e gli assessori competenti nella tematica oggetto di ogni singolo intervento. Le proposte provengono per la maggior parte da interlocutori e attori con i quali le commissioni e la Giunta stessa intrattengono confronti continui e organizzano assemblee pubbliche. Alla fine del percorso sarà redatto un documento che servirà per restituire agli interessati le riflessioni emerse e arricchire, dove ritenuto necessario, la programmazione dell’Ente. Quanto dice Bindocci non è esattamente ciò che è stato concordato in consiglio comunale, dove la delibera che fu approvata su questo tema impegnava ‘il presidente e l’ufficio di presidenza ad effettuare una ricognizione degli interventi consegnati agli atti del Consiglio, al fine di assegnare quelli riconducibili a temi specifici alle commissioni consiliari competenti per materia per gli opportuni approfondimenti’. Queste sono le parole esatte della delibera, ma Bindocci sembra non averle lette né comprese visto che gli sono state ribadite anche durante la seduta stessa. È un dovere nostro spiegare e informare, la democrazia non è anarchia: le associazioni hanno già avuto il loro spazio, sono state ascoltate, hanno sintetizzato le loro proposte in contributi scritti che stiamo discutendo. Cosa dovremmo fare? ripartire da capo con una nuovo giro di audizioni? Approfondire gli interventi significa recuperare dati rispetto alle proposte concrete e puntuali che indicano qualcosa di specifico e realizzabile per il bene della città e offrire una sintesi in tempi certi che possa portare a recepire ove possibile le proposte. Tutto questo però senza confliggere o danneggiare priorità e progetti in corso di realizzazione da parte dell’amministrazione che si basano sul programma elettorale sul mandato ricevuto democraticamente dalla Giunta Tambellini nelle elezioni amministrative del 2017. La democrazia funziona così. Poi massima apertura, massima disponibilità all’ascolto al confronto e al riconoscimento del diritto di manifestare il proprio dissenso e proporre nuovi argomenti. Quindi oltre alla lucidità e alla correttezza si rende quanto mai necessario che i consiglieri coinvolti in questo percorso – compreso Bindocci – abbiano soprattutto l’umiltà di approfondire insieme ai tecnici degli uffici tutte le proposte esaminate per poter offrire contributi pertinenti e non solo levate a mezzo stampa che aumentano la confusione e l’inconcludenza della politica”.