“Spartan race” a Lucca, respinta la mozione di Barsanti (Cp)

20 settembre 2019 | 05:44
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“Spartan race” a Lucca, respinta la mozione di Barsanti (Cp)

Impegnare l’amministrazione nel sostegno all’organizzazione della Spartan race a Lucca: la mozione presentata ieri sera (19 settembre) in consiglio comunale da Fabio Barsanti (Casapound) viene tuttavia respinta e inviata alla commissione competente per un approfondimento. “Si tratta – aveva spiegato Barsanti – di una gara di resistenza fisica impegnativa, ma è aperta a tutti e raduna nel mondo un grande pubblico, grazie a più di 130 gare all’anno. La manifestazione ha anche un riflesso positivo sull’indotto turistico, perché può svolgersi in un arco di 2-3 giorni. Potrebbe anche essere l’occasione – prosegue – per rilanciare il parco fluviale di Lucca”. La mozione nasceva dunque per impegnare il Comune ad adoperarsi al fine di portare in città la manifestazione.

Sul punto, il consigliere Renato Bonturi si esprime evidenziando alcuni elementi di criticità. “Il primo – afferma – è il riferimento ad una società privata che il Comune dovrebbe andare a cercare, oltre al fatto che non parliamo di discipline sportive riconosciute. Sono manifestazioni che si abbinano ad una filosofia di vita solo parzialmente condivisibile e che male si abbina al concetto di sport che conosciamo”.
Il consigliere Bindocci presenta, circa la questione, un ordine del giorno da parte del Movimento Cinque Stelle. “Premessa la diffusione e l’interesse per gare ad ostacoli e di resistenza – osserva – il collegamento a società di capitali con fini di lucro ci porta a preferire un’altra strada. In particolare, chiediamo che vengano valutati i format più idonei a valorizzare il nostro territorio, privilegiando i soggetti che si impegneranno alla riqualificazione delle aree interessate dalla manifestazione. Il parco fluviale? Potrebbe prestarsi bene per l’evento”.
Un ordine del giorno, quello presentato da Bindocci, che viene recepito positivamente da Barsanti: “Invito a valutarlo in commissione”, la richiesta conclusiva, accolta dall’emiciclo di palazzo Santini.