SiAmo Lucca: “Ex Manifattura, Comune nasconde fallimenti”

23 settembre 2019 | 15:14
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SiAmo Lucca: “Ex Manifattura, Comune nasconde fallimenti”

“Squilli di tromba e rulli di tamburo: il Comune ripresenta alcuni progetti per l’ex Manifattura, già annunciati qualche mese fa, per mettere sotto il tappeto i fallimenti registrati fin qui”. Lo sottolineano in una nota Roberta Betti e Cinzia Barabini, rispettivamente segretario e presidente della liste civiche SìAmoLucca e Lucca in Movimento.

“Ci riferiamo ad esempio al trasloco dell’Expo del fumetto di cui ora la giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica: museo che venne aperto anni fa nell’ex caserma Lorenzini e ormai chiuso da tempo, per il quale inizialmente si era previsto la ristrutturazione in loco – spiegano le due esponenti delle liste civiche – A parte lo spreco di denaro pubblico per il piano realizzato a suo tempo allo scopo di farlo rimanere all’ex Lorenzini, ipotesi ora sfumata, fa sorridere il modo con cui la giunta di centrosinistra fa propaganda, rifriggendo sempre le stesse cose. Non solo: si comunica con una certa soddisfazione che i lavori saranno completati entro il 2022. Ma ci si rende conto che per alcune porzioni dell’ex Manifattura (ammesso che i tempi vengano rispettati e ne dubitiamo, visto quanto accaduto in passato) saranno pronte dopo 10 anni dall’insediamento del sindaco Tambellini e delle sue due giunte, avvenuto a partire dal 2012?”. Betti e Barabini tornano anche sull’ennesimo stop ai lavori e sulla seconda revoca dell’appalto per la ristrutturazione di parte del grande complesso del centro storico.
“Il Comune non ha in pratica il quadro, nero su bianco, su cosa è stato fatto e su cosa c’è ancora da fare nell’ex Manifattura, ovvero il lavoro effettivamente svolto dalle due ditte incaricate fino a questo momento – concludono le esponenti delle due liste civiche – Per non parlare della causa intentata dai progettisti di Aice Consulting, che reclamano centinaia di migliaia di euro non ancora riscossi e si sentono fortemente danneggiati dal comportamento dell’amministrazione Tambellini, accusata addirittura di aver modificato il progetto, nonostante il parere contrario espresso su una nuova variante che cambiava il piano approvato. Nascondere il caos avvenuto finora è solo un goffo tentativo di distrazione su idee confuse e tempi che si dilatano enormemente”.