Felpati, Sinistra Con: “Garantire dignità lavoro”

25 settembre 2019 | 12:59
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Felpati, Sinistra Con: “Garantire dignità lavoro”

Paga oraria per i ‘felpati’, alza la voce anche Sinistra con.
“La vicenda della paga oraria dei lavoratori, in gran parte giovani – spiega l’associazione – impegnati tramite impiego di somministrazione nella vigilanza degli stand di Lucca Comics e Games, apre enormi interrogativi: che la nostra città, nella sua interezza, deve dimostrare di volere e saper cogliere. Raccogliamo le precisazioni che arrivano tramite la stampa, dall’azienda che ha ottenuto l’appalto: e sicuramente non può che far piacere apprendere come la cifra in un primo momento comunicata (3,40 euro l’ora) sia solo frutto di un malinteso. Aspettiamo adesso un chiarimento più esaustivo: per capire, nel dettaglio, la portata effettiva di quanto sarà economicamente assicurato a chi si farà carico di un lavoro tanto delicato e impegnativo, come la sicurezza dei luoghi della manifestazione, anche nelle ore notturne e nei giorni festivi. Alcune considerazioni sentiamo però il bisogno di farle fin da adesso: ogni azione possibile deve essere messa in atto, affinché nella nostra città ci sia spazio solo per il lavoro sicuro e adeguatamente retribuito. In ballo non c’è solo la dignità dei lavoratori: elemento, naturalmente, già di per sé prioritario. Ma in discussione c’è anche l’idea stessa del futuro che vogliamo garantire al nostro territorio. Davvero qualcuno può pensare che dinamiche così sfacciate di sfruttamento del lavoro possano contribuire a far crescere il tessuto economico e sociale della nostra comunità? A nessuno viene il dubbio che esse siano piuttosto la strada più veloce per far precipitare la città a pericolosi e diffusi livelli di difficoltà e impoverimento?”.

“Queste considerazioni valgono per ogni tipo di impiego e lavoro – prosegue Sinistra con – Contano ancora di più, se possibile, per quelli che riguardano, direttamente o indirettamente, le attività svolte dai soggetti pubblici che operano sul territorio. In questo caso, agli enti e alle amministrazioni è richiesto di sorvegliare, con assoluta cura, affinché nessuno provi ad approfittare – neppure in una delle tante pieghe in cui l’azione amministrativa si sviluppa – di quanto viene investito di risorse pubbliche, per lo sviluppo economico, sociale e culturale della città. E per gli enti e le amministrazioni è un fatto dovuto quello di fare in modo che nessuno sia sfruttato, nelle attività che essi pongono in essere. Contemporaneamente a questo impegno, dobbiamo anche avere la piena consapevolezza che tale riflessione non riguarda certo solo Lucca: e che una sfida così decisiva, si gioca su un terreno molto più ampio e generale, che comprende il nostro intero paese, ma anche l’Europa e non solo. Partendo dalla stipula dei contratti collettivi nazionali: che si firmano a Roma e non a Lucca, e che debbono vedere ancora di più impegnati i sindacati, e le parti datoriali, a non cadere nei tranelli miopi di legalizzazioni di fatto di lavori sottopagati, e quindi sfruttati e insicuri. Senza tralasciare, naturalmente, le responsabilità del legislatore: che sono centrali. E a cui spetta, prima di ogni altro, il compito di chiudere finalmente i conti con una lunghissima stagione di precarizzazione e giungla contrattuale, che ha accresciuto a dismisura l’insicurezza dei lavoratori, rendendoli spesso costretti ad accettare ogni tipo di ricatto salariale”.
“Da parte nostra – conclude la nota – garantiamo il massimo impegno a vigilare su questa vicenda: perché sia l’occasione per avviare un ripensamento vero ed importante, sul futuro della nostra città e del nostro territorio”.

La vicenda della paga oraria dei lavoratori, in gran parte giovani, impegnati tramite impiego di somministrazione nella vigilanza degli stand di Lucca comics e games, apre enormi interrogativi: che la nostra Città, nella sua interezza, deve dimostrare di volere e saper cogliere. Raccogliamo le precisazioni che arrivano tramite la stampa, dall’azienda che ha ottenuto l’appalto: e sicuramente non può che far piacere apprendere come la cifra in un primo momento comunicata (3,40 euro l’ora) sia solo frutto di un malinteso. Aspettiamo adesso un chiarimento più esaustivo: per capire, nel dettaglio, la portata effettiva di quanto sarà economicamente assicurato a chi si farà carico di un lavoro tanto delicato e impegnativo, come la sicurezza dei luoghi della manifestazione, anche nelle ore notturne e nei giorni festivi.Alcune considerazioni sentiamo però il bisogno di farle fin da adesso: ogni azione possibile deve essere messa in atto, affinché nella nostra Città ci sia spazio solo per il lavoro sicuro e adeguatamente retribuito. In ballo non c’è solo la dignità dei lavoratori: elemento, naturalmente, già di per sé prioritario. Ma in discussione c’è anche l’idea stessa del futuro che vogliamo garantire al nostro territorio. Davvero qualcuno può pensare che dinamiche così sfacciate di sfruttamento del lavoro possano contribuire a far crescere il tessuto economico e sociale della nostra comunità? A nessuno viene il dubbio che esse siano piuttosto la strada più veloce per far precipitare la Città a pericolosi e diffusi livelli di difficoltà e impoverimento?”.

Così l’associazione “Sinistra con” (nata dall’esperienza della lista di Sinistra con Tambellini, presente in Consiglio comunale a Lucca), in merito alla paga dei sorveglianti degli stand di Lucca comics and games.

Queste considerazioni valgono per ogni tipo di impiego e lavoro – prosegue Sinistra con – Contano ancora di più, se possibile, per quelli che riguardano, direttamente o indirettamente, le attività svolte dai soggetti pubblici che operano sul territorio. In questo caso, agli Enti e alle Amministrazioni è richiesto di sorvegliare, con assoluta cura, affinché nessuno provi ad approfittare – neppure in una delle tante pieghe in cui l’azione amministrativa si sviluppa – di quanto viene investito di risorse pubbliche, per lo sviluppo economico, sociale e culturale della Città. E per gli Enti e le Amministrazioni è un fatto dovuto quello di fare in modo che nessuno sia sfruttato, nelle attività che essi pongono in essere.Contemporaneamente a questo impegno, dobbiamo anche avere la piena consapevolezza che tale riflessione non riguarda certo solo Lucca: e che una sfida così decisiva, si gioca su un terreno molto più ampio e generale, che comprende il nostro intero Paese, ma anche l’Europa e non solo. Partendo dalla stipula dei Contratti collettivi nazionali: che si firmano a Roma e non a Lucca, e che debbono vedere ancora di più impegnati i sindacati, e le parti datoriali, a non cadere nei tranelli miopi di legalizzazioni di fatto di lavori sottopagati, e quindi sfruttati e insicuri. Senza tralasciare, naturalmente, le responsabilità del legislatore: che sono centrali. E a cui spetta, prima di ogni altro, il compito di chiudere finalmente i conti con una lunghissima stagione di precarizzazione e giungla contrattuale, che ha accresciuto a dismisura l’insicurezza dei lavoratori, rendendoli spesso costretti ad accettare ogni tipo di ricatto salariale.Da parte nostra, garantiamo il massimo impegno a vigilare su questa vicenda: perché sia l’occasione per avviare un ripensamento vero ed importante, sul futuro della nostra Città e del nostro territorio”.