
Una forza civica che avrà un peso del 15 per cento all’interno del Consiglio comunale: è quella che nasce grazie alla fusione – annunciata oggi (4 ottobre) tra SìAmo Lucca (che porta in dote il 10% di preferenze dalla amministrative 2017) e Lucca in Movimento (5%). Ed uno slogan che, adesso, si rinnova con “Lucca deve osare di più”. C’è una forte voglia di rilanciare racchiusa nella manovra raccontata al caffè Santa Zita dal capogruppo Remo Santini, affiancato da Serena Borselli (che diventa sua vice) e dagli altri esponenti delle due liste civiche che, alle scorse elezioni, seppero sfiorare il successo accaparrandosi oltre 17mila voti. Il nuovo gruppo unico si chiamerà SiAmo Lucca.
Il tema è chiaro e lo scandisce Santini: “Mentre tutti pensavano che avremmo allentato la presa, ci presentiamo se possibile più forti di prima. Questa fusione va nella direzione di creare un’alternativa ancora più forte all’attuale amministrazione, ripartendo dal coraggio e dalle urgenze dei territori”. Santini ripercorre gli ultimi due anni e mezzo trascorsi in Consiglio – praticamente un giro di boa – tornando sulle “intimidazioni subite da parte della maggioranza, che tuttavia non ci hanno fatto paura. Adesso – raddoppia la posta – arriviamo a tutti i prossimi appuntamenti elettorali (anche quelli che vanno oltre le amministrative) con rinnovato slancio”.
Per il capogruppo “sono stati due anni e mezzo di attacchi continui, ma noi non molliamo e continuiamo ad avere entusiasmo. Oggi siamo ancora più compatti e continuiamo a dialogare con le altre forze d’opposizione per costruire un’alternativa credibile. Abbiamo ricevuto aggressioni da parte della maggioranza che sono sintomo di una paura: vogliono scegliersi il loro avversario, noi non glielo permettiamo”.
L’amministrazione Tambellini, questo il leitmotiv, ha “fallito sotto molteplici punti di vista”: “Governano da sette anni – l’analisi corale – e la città non è mai stata così bloccata. Le scelte sono calate dall’alto e soltanto noi diamo voce ai lucchesi, aprendo a Consigli straordinari grazie alle raccolte firme”. Il prossimo in ordine di tempo, a proposito, è programmato per la fine di ottobre ed avrà ad oggetto il tanto dibattuto futuro del Campo di Marte. “Nel settore sanità – commenta l’esperto Di Vito – manca del tutto una progettualità”. Ulteriori affondi arrivano da parte di Consani in ordine alla “svendita delle società partecipate” e da Torrini circa la situazione strade: “Sulla via nuova per Pisa c’è una strada a senso alternato da marzo scorso, ma i lavori non si faranno prima di gennaio. E’ una città che si muove a rilento”.
Sul tavolo, in materia di coraggio, torna anche il tema Unesco: “In sette anni – carica Santini – non è stato mai avviato un percorso. La città è bloccata: emblema ne sono il mercato del Carmine e la ex Manifattura. Con il nostro quindici per cento vogliamo dare ancora più voce a quel civismo moderato, ma caparbio, che non ha paura di prendere posizione in una Lucca che continua a nascondere la testa sotto la sabbia”. Una parola, inevitabile, la si spende anche nei confronti dell’ultima polemica accesasi con Francesco Raspini: SìAmo Lucca aveva affermato ieri che l’assessore avrebbe un nuovo addetto stampa personale, parlando di conflitto d’interessi. “Ad ogni modo – conclude Santini – ci pare chiaro che l’assessore sia in rampa di lancio, seppur con largo anticipo, per le prossime elezioni. Se è lui il candidato sindaco del centrosinistra – chiosa – non resta che fare un grosso in bocca al lupo, considerati i madornali errori commessi nel corso del suo mandato”.
Paolo Lazzari