Casermette, scontro in Consiglio su gestione

15 ottobre 2019 | 20:10
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Casermette, scontro in Consiglio su gestione

L’Opera non c’è più ma restano le polemiche. E si appuntano sulla gestione delle casermette delle Mura e in particolare sull’affidamento di alcune di esse. Il Comune pensa ad una revisione delle concessioni, ma dall’opposizione arrivano altolà. In particolare, puntando il dito su alcune attività che hanno aperto nei locali e che, secondo il capogruppo di Forza Italia, Marco Martinelli, svolgono una attività commerciale. L’occasione per rinfocolare la polemica è stato dato stasera dalla discussione del rendiconto consolidato dell’Opera delle mura di Lucca. Dopo la chiusura dell’ente, come noto, tutte le competenze verranno trasferite al Comune di Lucca: i conti risultano in ordine, ma in Consiglio scoppia di nuovo la polemica relativa alla gestione delle casermette.

L’assessore Giovanni Lemucchi ricorda che “Nel 2017 il Comune di Lucca ha versato nelle casse di Opera delle mura 640 mila euro: una cifra che comprendeva anche la gestione del verde. Dal 2019, invece, Palazzo Orsetti riceverà 530 mila euro a titolo di contributo per le attività inerenti agli sfalci”. Che, per effetto della chiusura dell’Opera, sono gestiti in via diretta dall’amministrazione comunale.
Quello che più preme, durante la discussione in consiglio comunale, è tuttavia il tema casermette, sul quale arriva l’affondo del consigliere Martinelli, che chiede spiegazioni: “Alcune sono state adibite a vere e proprie attività, come quella che si trova di fronte al caffè san Colombano. Lì viene svolta una vera e propria attività di vendita, ma il regolamento approvato dal Consiglio comunale esplicita che questo non si può fare. Nel frattempo si sono perse associazioni importanti come quella dei carabinieri, che avevano in gestione uno spazio”. Un punto sul quale insiste anche il consigliere Barsanti, che chiede “di fare chiarezza e ripensare il tutto”.
Per Lemucchi, tuttavia, “la precedente gestione della casermette era un far west, poiché venivano totalmente affidate ai privati. Con i bandi abbiamo messo in ordine la vicenda. Adesso l’amministrazione sta comunque ripensando l’intera questione”. Disco verde per la pratica, che riceve 20 voti favorevoli (9 contrari).