Comune, ok al bilancio consolidato

15 ottobre 2019 | 21:24
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Comune, ok al bilancio consolidato

Bilancio consolidato dell’esercizio 2018 del Comune di Lucca: una fotografia che trova l’ente in salute, grazie ad un patrimonio netto di circa 430 milioni di euro, anche se pesano Giglio e Opera delle mura, decisive nel far registrare un negativo che ammonta a circa 11 milioni di euro. Un segno meno “tecnico” si affretta a spiegare l’assessore alle finanze, che tuttavia suscita polemiche durante la discussione di questa sera (15 ottobre) in Consiglio comunale dove la pratica è approdata.

“Il gruppo Lucca Holding – rileva l’assessore Lemucchi – presenta tutte le società in attivo. L’unica con una perdita è il Teatro del Giglio, che è una azienda speciale. Dal punto di vista patrimoniale e finanziario – afferma – ci troviamo in una situazione di tranquillità”. Un giudizio fortemente critico invece arriva dal consigliere Minniti che torna sulla “sciagurata scissione di Gesam”, mentre Barsanti chiede ulteriori approfondimenti in commissione sul teatro del Giglio e la consigliera Martini del Pd, presidente della commissione bilancio, difende il documento affermando che “le osservazioni dei revisori dei conti sono sufficienti per parlare di un buon bilancio”.
Sul giudizio del collegio dei revisori si sofferma di nuovo anche Lemucchi: “Si sono presi due settimane per dare un parere veritiero. La collaborazione di Ernst & Young è stata necessaria poiché si tratta di un documento particolarmente complesso”. Il consigliere Cantini replica invece a Minniti: “Non abbiamo svenduto alcun gioiello di famiglia, la rete è ancora nelle mani di Gesam Spa”.
Per Bindocci “c’è un problema complessivo in tema di gestione delle partecipate ed il Giglio rappresenta la madre di tutte le cose da rifare. C’è un problema di ritardi, chiarezza e trasparenza. Servirebbe una centrale unica d’acquisto per risparmiare anche quando si parla di partecipate: l’elenco delle spese è lungo. Su questa partita abbiamo sistematicamente segnalato una serie di anomalie. L’ultima in ordine di tempo è quella inerente alle farmacie comunali”.
Il consigliere Barsanti insiste sul fronte Giglio ricordando che “il 9 aprile 2019 venne fatta una commissione sui problemi di gestione del personale e del bilancio, ma in mezzo è passato tanto tempo”. Lemucchi replica che “Il bilancio consuntivo del 2018 è già stato approvato e la perdita è già stata accantonata. Le tempistiche? Si tratta dell’unica osservazione che fanno i revisori su un bilancio così complesso. I ritardi si sono registrati soprattutto per l’operazione di scissione di Lucca Holding e servizi, ma non ci sono penalizzazioni in questo senso”. Visione agli antipodi rispetto a Bindocci, quella dell’assessore, anche rispetto alla gestione delle partecipate: “Rivendichiamo il grande lavoro fatto, l’assetto complessivo è pienamente in linea con quello che detta la normativa”.
Sulla questione interviene anche il sindaco: “Trovo insopportabile sentir parlare di anomalie. Quando siamo entrati nel 2012 abbiamo trovato una situazione drammatica. Io per primo decisi di abbassarmi lo stipendio di circa mille euro il mese – risponde ad un appunto di Bindocci sui compensi degli amministratori delle partecipate – e così avvenne anche per gli assessori, per consiglieri e amministratori delle partecipate. Qui si dimenticano – prosegue – il Polo Fiere, Itinera, Polis. Il percorso all’intero delle partecipate è stato di grande razionalità ed ha portato ad un risparmio evidente. Si vuole sempre dare l’idea che ci sia un magma sporco in sottofondo: dimostrate le anomalie nelle assunzioni, ad esempio”. Per il sindaco l’amministrazione viene particolarmente osteggiata “perché ha iniziato un discorso nuovo rispetto al passato, togliendo spazio a tutte le situazioni poco chiare. È grave accusarci in questo modo: diteci dove avremmo sbagliato. Nel caso della scissione asimmetrica di Gesam – ricorda – siamo arrivati a scomodare Cantone. La manutenzione del verde? Ora funziona meglio di prima. Ci crediamo mai come andava prima? Rimane un vulnus, il teatro del Giglio: qualcosa non ha funzionato, ma la situazione è moto buona sotto il profilo della gestione artistica. Basti pensare che ogni cinquanta lucchesi uno è abbonato al teatro. Forse si dimentica però – osserva – che abbiamo trovato un milione e ottocentosessantamila euro di debiti sull’ente. I debiti – rivendica – c’è chi li ha fatti e chi li ha pagati. Noi siamo convinti di quello che abbiamo fatto perché abbiamo il segno più sul conto corrente e paghiamo a vista i fornitori”. Tambellini afferma inoltre che “alcuni incarichi di grande responsabilità sono poco pagati: sfido chiunque a stare al teatro del Giglio o in altri enti a zero euro. Il gioco di screditare la politica e di gettare continuamente il dubbio – attacca – alla lunga diventa pericolosa per chi lo fa”.
Il consigliere Marco Martinelli rileva che “dover approvare ad ottobre il bilancio preventivo del Giglio è abbastanza inquietante, perché la scadenza era il dicembre 2018. Riguardo alla scissione asimmetrica di Gesam, inoltre, a seguito del nostro esposto all’Anac la scissione così come concepita inizialmente si è stoppata ed è stata rimodulata. Sul punto serve chiarezza, perché le azioni del centrodestra hanno portato a risultati significativi”.
Secondo Bindocci, che replica al sindaco, “il fatto che il malato stia meglio non significa che vada tutto bene. Noi abbiamo segnalato problemi reali, da ultimo quello dei felpati sottopagati. Il consigliere Torrini, invece, si chiede “dove finisce il risparmio e dove inizia l’inefficienza. Ci sono alcuni compensi, penso a Lucca Crea, davvero irrisori”.
La pratica alla fine passa con 21 voti favorevoli e 8 contrari. (Immediata eseguibilità con 22 voti favorevoli e 7 contrari).

Paolo Lazzari