Per Lucca: “Su Comune sventoli anche la bandiera della Libertà”

16 ottobre 2019 | 09:52
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Per Lucca: “Su Comune sventoli anche la bandiera della Libertà”

Un plauso da Per Lucca e i suoi paesi all’apposizione su Palazzo Santini di un vessillo filologicamente corretto del Comune di Lucca.
“Passando di fronte a Palazzo Santini, sede del consiglio comunale – scrive la lista civica – abbiamo visto che, finalmente, la discutibile bandiera bianco rossa a bande verticali, che da anni sventolava sull’ingresso è stata sostituita da una bandiera a bande orizzontali; questo vessillo corrisponde a tutte le rappresentazioni storiche ed è il vero drappo del Comune di Lucca.

Ci fa piacere che, sia pur con grande ritardo, l’amministrazione comunale abbia realizzato quanto richiesto da Per Lucca e i suoi paesi fin dal lontano 2010. A questo punto ci permettiamo di continuare a proporre che l’uso del vessillo bianco rosso orizzontale sia definitivamente codificato mediante apposita deliberazione del consiglio comunale. Oltre a questo Per Luca e i suoi paesi, ritiene opportuno e necessario che il Comune adotti anche, accanto al vessillo bianco rosso anche la bandiera della libertà, ovvero la bandiera di stato che fu della Repubblica di Lucca, di colore azzurro con una banda trasversale definita da linee dorate e riportante la scritta Libertas. Questa seconda bandiera è raffigurata in vari dipinti e rappresentava l’indipendenza dello stato lucchese”.
“Nello stesso palazzo Santini, proprio nell’aula consiliare – prosegue la nota – sul soffitto oltre agli stemmi bianco rossi sono dipinti quelli azzurri e oro. Anche a Palazzo Orsetti esiste un bel quadro con lo stemma lucchese che associa il bianco e rosso (a destra), con l’azzurro con il motto Libertas (a sinistra). Il Comune di Lucca avrebbe tutto il diritto ad adottare entrambe le bandiere e dovrebbe essere onorato di far sventolare anche la bandiera della libertà, simbolo meraviglioso di una città che ebbe un sistema parlamentare per oltre seicento anni ed anche in tempi in cui la gran parte degli stati erano governati da monarchi assoluti”.