Barsanti: “Gelli candidato? Finanziò Tambellini”

22 ottobre 2019 | 13:04
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Barsanti: “Gelli candidato? Finanziò Tambellini”

Mancano ancora più due anni alle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Lucca ma già si stanno registrando i primi movimenti tra i partiti cittadini. E se, da una parte, nel centro destra sta riscuotendo successo il nome di Luca Gelli come possibile candidato, dall’altro Fabio Barsanti, esponente di CasaPound, si sfila da questa prospettiva.

“Ho seguito con interesse i primi movimenti intorno al possibile nome di un candidato per sfidare la sinistra alle prossime comunali – dichiara Barsanti in una nota – e devo dire che, se da una parte c’è da apprezzare il tentativo di rifarsi per tempo, cosa assolutamente non scontata da quelle parti, dall’altra mi pare che non si abbiano le idee sufficientemente chiare su cosa serva per liberare Lucca dalla sinistra. Ovvero un’alternativa non solo amministrativa ma anche e soprattutto politica e culturale. Ciò che emerso sin qui non mi pare vada in questa direzione.”
“Il più ‘titolato’ alla corsa da candidato del centrodestra – prosegue Fabio Barsanti – pare essere, al momento, Luca Gelli; figura di rispetto, imprenditore di livello e attuale presidente dell’Aci. Facendo visita sul sito del Comune di Lucca, tuttavia, è possibile leggere come la Celfa srl, azienda di cui Gelli è amministratore unico, figuri tra i finanziatori della campagna elettorale di Tambellini nel 2017; proprio quella che ha portato l’attuale sindaco a sconfiggere il centrodestra al ballottaggio. Con un finanziamento di 5000 euro, la società di Gelli si colloca prima per contributo tra le aziende e sotto di appena 1000 euro rispetto alla cifra versata da Andrea Marcucci e dall’onorevole Mariani 6000 euro, più che organici al Pd. Tutto lecito e tutto nella norma, ci mancherebbe, ma sicuramente non coerente con la volontà di poter rappresentare la coalizione sfidante dopo pochi anni”.
“Se l’alternativa alla sinistra in questa città – conclude Barsanti – deve arrivare da chi la stessa sinistra l’ha finanziata, cominciamo male, molto male. Ciò che serve ai tanti lucchesi che non si rispecchiano nelle idee del Pd e soci ma cercano una seria e valida alternativa, è una proposta che abbia una visione politica e culturale diversa e in reale opposizione a chi ha occupato tutti i posti di potere in questi sette anni. Per fare questo, è necessario mettersi al lavoro già da adesso ma senza ambiguità. I lucchesi, nel 2017, hanno già espresso un giudizio su come viene gestito il centrodestra, rimanendo a casa al ballottaggio. Proprio per questo vi è la necessità di imparare la lezione e di dare una svolta concreta, nei metodi e nelle proposte.”