
Troppi i dubbi legati alla tecnologia 5g, occorre fermare la sperimentazione attualmente in corso e avviare contemporaneamente un processo per valutarne attentamente gli effetti sulla salute dei lucchesi. Questa la richiesta che la lista civiva Siamo Luca rivolgerà all’amministrazione comunale in un’interrogazione urgente.
“Lucca è stata scelta nel 2017, insieme a Barcellona e Bristol, come città pilota per l’introduzione a partire dal 2020 di questa nuova tecnologia che avrà una capienza dati e una velocità enorme, basandosi su servizi a larghissima banda – spiegano i consiglieri comunali della lista civica Serena Borselli, Cristina Consani, Alessandro Di Vito,Enrico Torrini e Remo Santini – ma allo stato attuale non ci sono studi e documentazione adeguata che dimostrino che le micro onde di cui si avvale questo sistema non producano un rischio sanitario. Perché non proporre una pausa di riflessione o uno stop? Molti Comuni hanno preso già la decisione di fermare la sperimentazione basandosi sul principio della precauzione fino a quando i pericoli potenziali ed ipotizzati non saranno del tutto esclusi, mentre l’ultima presa di posizione in questo senso è dell’Ordine dei Medici di Torino. Effettivamente riteniamo che il 5g debba essere applicato con la massima cautela, quando si tratta di rischi per il benessere delle persone e l’ambiente bisogna procedere con i piedi di piombo”.
SìAmoLucca sottolinea anche altri aspetti. “I dubbi tra gli esperti si moltiplicano – prosegue la nota firmata dagli esponenti della lista civica -. Il 5g utilizza onde ad altissima frequenza e sprigiona altissima energia, si prevede l’installazione di molte nuove antenne, non se ne conoscono le conseguenze biologiche. Dall’altro lato c’è il business mondiale e un presunto conflitto di interessi, in quanto negli organi che decidono sulla pericolosità o meno della nuova tecnologia ci sarebbero esperti pagati dall’industria”.
SìAmoLucca si rivolge direttamente al sindaco: “Di fronte alla salute dei suoi concittadini vuole intervenire o no? – conclude la nota -. È auspicabile un dibattito pubblico allargato agli esperti da tenere nelle prossime settimane, in Consiglio comunale o in un’altra sede, visto che molti anche a Lucca si stanno organizzando per contestare la scelta attraverso petizioni, o comunque per chiedere che ci sia un approfondimento. Poi chi si farà garante della sperimentazione 5G? Forza Tambellini, anzichè calare sempre le scelte dall’alto, ci stupisca stavolta coinvolgendo i lucchesi”.