Superbatterio, SiAmo Lucca attacca: “Comune inadeguato”

“Le rassicurazioni del sindaco Tambellini sull’ospedale San Luca, quando afferma che non presenta alcuna situazione di allarme relativamente al batterio cosiddetto New Delhi, non ci convincono affatto, considerata la sua assoluta ignoranza in campo sanitario e la zero competenza”. A sottolinearlo sono i consiglieri comunali di SìAmoLucca.
“A provarlo sono gli oltre sette anni di amministrazione della città, durante i quali i problemi sanitari stessi sono sempre stati lascati da parte, mai affrontati o comunque non portati a soluzione; a tale proposito ricordiamo l’accesso negato ai familiari dei pazienti al pronto soccorso di Lucca – attaccano gli esponenti della lista civica di centrodestra – Ricordiamo poi al sindaco che la problematica degli “enterobatteri multiresistenti agli antibiotici” non riguarda solo il New Delhi, ma tutta una serie di altri batteri che richiedono la stessa procedura di isolamento e che stanno veramente mettendo in crisi tutta l’organizzazione. Quindi l’allarme lanciato a Lucca da un sindacato non lascia dubbi, in quanto riteniamo che le misure di protezione e di isolamento dei pazienti abbiano messo gli operatori del San Luca in estrema difficoltà. In particolare l’impegno maggiore è a carico del personale infermieristico della struttura complessa di medicina, che pur non essendo operatori specifici della unità operativa di malattie infettive devono mettere in atto metodi operativi molto simili. Fra l’altro anche la Regione ha ammesso le problematiche nella nostra azienda sanitaria”.
“Come può un cittadino credere al sindaco di fronte a tanta omertà? E’ a conoscenza che – prosegue la nota – oltre al carico lavorativo insopportabile sul personale, c’è stata una ulteriore riduzione di posti letto per i malati “sani da tali batteri” e di nuovo con estreme difficoltà a ricoverare i pazienti?”. SìAmoLucca sottolinea come al San Luca non ci siano settori in cui possono essere collocati in modo “isolato” tali pazienti portatori di germi resistenti, ma che agli stessi viene dedicato un corridoio sullo stesso piano e in stretta comunicazione con gli altri spazi “dei pazienti sani”, uno spazio completamente aperto agli altri settori “non contaminati”. “Ricordiamo che Tambellini il 20 dicembre 2005 ha pontificato prima e avvallato subito dopo il progetto del nuovo ospedale – proseguono i consiglieri comunali della lista civica – Nell’agguerrita campagna elettorale del 2007 girava nelle frazioni di Lucca con un pulmino, il Ta-Ta (Tagliasacchi-Tambellini) sostenendo il nefasto nuovo ospedale in barba alle richieste insistenti di un saggio comitato cittadino. La vicenda del superbatterio invece conferma ancora una volta l’inadeguatezza strutturale del San Luca, di come gli operatori siano schiavizzati da un sistema autarchico e costretti a lavorare con forti criticità, di come i cittadini siano stati tenuti all’oscuro per mesi del problema, della prepotenza di un’amministrazione sanitaria e un sindaco di Lucca telecomandati dalla politica regionale”.