
Basta con la politica dei no in salsa locale. A dirlo è Mario Puppa, segretario territoriale del Pd di Lucca, riferendosi alla questione del raddoppio ferroviario.
“Appaiono così certi amministratori, certi consiglieri regionali e rappresentanti politici locali e certi comitati, tutti uniti nel dire no al raddoppio ferroviario, che sul nostro territorio significa dire no a treni più veloci, a infrastrutture più vicine ai cittadini, a opere che avranno ricadute positive sulla viabilità, sulla mobilità e sul traffico di Lucca e della Piana lucchese e non solo. Opere, cioè, attese da decenni dalla maggioranza della popolazione – afferma Puppa -. Il tempo delle novelle, però, è finito e sarebbe quindi molto più onesto dire le cose come stanno, invece di esasperare la polemica e strumentalizzare qualsiasi opera o infrastruttura, solo perché portata avanti da un colore politico diverso dal proprio. Quando, per esempio, si scrive che il progetto del raddoppio ferroviario è a zero si fa disinformazione e si mente sapendo di mentire. Attualmente, infatti, il progetto è in quella che si potrebbe chiamare la “fase di miglioramento”, cioè quella fase che permette una verifica puntuale del progetto al fine di renderlo il migliore possibile per il territorio e di integrarlo laddove non sufficientemente dettagliato. Quello in corso, quindi, è un passaggio ordinario per un progetto di tale grandezza e portata, che oggi però viene strumentalizzato per altri fini. Il momento per presentare le osservazioni più sostanziali al progetto era quello della fase preliminare, cioè prima della VIA. Ora, invece, è il momento di lavorare ai miglioramenti di dettaglio del progetto definitivo: miglioramenti da condividere con i cittadini interessati dagli espropri, come è già avvenuto nei mesi scorsi in tutti i comuni della Piana interessati dall’opera, con tanto di appuntamenti e incontri specifici con i tecnici di Ferrovie. Chi oggi dice no a tutto – dice no al raddoppio, dice no alle opere compensatorie, dice no a un territorio più collegato e meno intasato dal traffico – dov’era due anni fa quando poteva dire la propria? Perché non ha fatto come tutti quei sindaci e amministratori della Piana, da Altopascio a Lucca, che dal 2017 lavorano per integrare il progetto di raddoppio ferroviario e renderlo il migliore possibile per il proprio territorio, attraverso la presentazione di numerose osservazioni che sono state tutte accolte da Rfi? Sempre dal 2017 a oggi, inoltre, quegli stessi amministratori locali incontrano i cittadini, accolgono le loro osservazioni, organizzano assemblee e riunioni alla presenza dei tecnici di Ferrovie, con l’obiettivo di recepire più osservazioni possibili. Risultano quindi fuori tempo massimo certe prese di posizione di certi amministratori locali e di certi consiglieri regionali, che per motivi meramente strumentali e politici e per interessi di bottega, tentano di ritardare, bloccare o addirittura affossare un’infrastruttura che è già in una fase avanzata di elaborazione e che doterà i cittadini e le imprese di servizi più efficienti. Chiediamo al contrario ai responsabili e ai tecnici di Rfi di integrare – velocemente – il progetto con quanto richiesto dal Consiglio superiore dei lavori pubblici e alla Regione Toscana di condurre questa fase delicata, ma necessaria, affinché si arrivi quanto prima all’ok definitivo all’opera”.