Lcg, Gioventù nazionale: “Ci si occupi dei problemi reali e non degli scandaletti”

5 novembre 2019 | 12:30
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Lcg, Gioventù nazionale: “Ci si occupi dei problemi reali e non degli scandaletti”

“Perché non vi occupate di risolvere i veri problemi della manifestazione, invece di incartarvi su piccoli scandaletti? E se proprio dovete farlo, perché non lo fate in egual misura per tutti gli scandaletti?”. Questa la riflessione sull’edizione appena andata in archivio di Lucca Comics & Games di Gioventù Nazionale Lucca. Un riferimento abbastanza evidente alle polemiche per il ragazzo che ha sfilato durante la manifestazione con una divisa nazista.

“Anche quest’anno il Lucca Comics è passato – si legge nella nota di Gioventù nazionale -. Nel fare i complimenti agli organizzatori, vorremmo concentrarci su alcune, importanti, problematiche che sono emerse. Ci piacerebbe sapere perché gli stalli bianchi vengono dati in concessione a enti privati che li transennano e fanno pagare per parcheggiare; o perché anche su strade molto secondarie dove non si può usare la scusa della sicurezza pubblica, gli stalli bianchi vengono transennati e riempiti di cartelli con divieto di sosta. Forse perché fare cassa è il principale motore della manifestazione? Costringere chi arriva anche dai comuni limitrofi a dover pagare per forza il parcheggio è una tra le tante problematiche più espresse dai ‘clienti’ del Lucca Comics. Ci piacerebbe sapere cosa il Comune ha intenzione di fare per evitare i rincari da pazzi che avvengono (non da tutte) le attività Lucchesi, dal piccolo bar che porta il caffè a 2 euro all’hotel che si fa pagare 200 euro a notte nel periodo dei comics, fino ad evitare le grandi truffe, come avvenute quest’anno”.
“Ci piacerebbe sapere – prosegue la nota – come il Comune e Lucca Crea intendono risolvere le problematiche delle code, negli stand che arrivano anche a 2 ore di attesa, o del perché il biglietto ogni anno aumenta, mentre gli stipendi di chi lavora calano o del perché adesso un cosplayer se vuole entrare negli stand deve praticamente denudarsi del vestito se è ingombrante (i numerosi cartelli agli ingressi erano chiari) non è un controsenso?”.
“Per concludere – si legge ancora nella nota – ci piacerebbe anche sapere se ci sono soluzioni per risolvere le problematiche inerenti ai lavoratori del Lucca Comics, che sappiamo hanno anche creato un movimento di nome ‘Lucca Crepa’ con il quale stanno manifestando le loro problematiche e ai quali esprimiamo la nostra vicinanza; per scendere nel dettaglio, la gestione degli accessi e del controllo notturno viene dato in gestione ad un ente di vigilanza privata la Gsi security Group (quest’anno) la quale utilizza il contratto collettivo nazionale di riferimento cioè quello degli istituti di vigilanza privata e servizi fiduciari, un contratto tra l’altro scaduto nel 2015 e mai rinnovato, che prevede oltre la paga misera, un’unica pausa di 10 minuti durante l’orario di lavoro (che sia di 7 o 12 ore), contratto che comprende molti lavoratori della provincia che da tempo sono lasciati a se stessi anche dai sindacati, quindi perché costringere i ragazzi ad un simile trattamento? (ricordiamo che molti dei ragazzi lavorano per il Lucca comics da molti anni e anche loro hanno contribuito a far crescere la manifestazione) potremmo continuare ma si andrebbe troppo nel tecnico contrattuale”.
“Comunque rinnoviamo i complimenti per l’esito della manifestazione che anche quest’anno ha portato a Lucca centinaia di migliaia di appassionati – conclude la nota – e che fa ergere il Lucca Comics and Games stabile come seconda fiera al mondo subito dietro quella di Tokyo. Viva il Lucca Comics”.