Barsanti: “Illuminazione a Piaggione, Comune si attivi”
“Dopo due anni stavamo per arrivare ad una conclusione positiva, forti di un parere del dirigente che conferma quanto sostenni in Consiglio: quella strada è vicinale ad uso pubblico. Tuttavia l’ennesimo intoppo nell’iter ha causato un altro ritardo. Adesso serve uno scatto concreto”. È quanto dichiara il consigliere comunale di Casapound Fabio Barsanti, che nelle ultime settimane ha seguito da vicino la vicenda e che ieri ha ottenuto un aggiornamento dall’assessore Bove.
“Nella frazione del Piaggione sono ancora al buio – dichiara Barsanti con una nota – dopo circa due anni dalla manifestazione che vide i residenti della zona scendere in strada per denunciare la situazione di insicurezza e disagio che la mancata illuminazione provoca nella via interna del paese. Una situazione che portai in Consiglio attraverso una mozione che evitò il peggio; ovvero che la strada, declassata da vicinale ad uso pubblico a strada privata, rimanesse al buio per sempre. Da quel giorno, fu trovato una specie di escamotage per ottenere una soluzione, attraverso la realizzazione di una pista ciclabile; soluzione che, tuttavia, è tramontata per la sua scarsa fattibilità”.
“In queste ultime settimane avevamo intravisto uno spiraglio – prosegue Barsanti – attraverso un parere del dirigente che, di fatto, riconosceva ciò che da sempre abbiamo sostenuto: la via in oggetto è da considerarsi a tutti gli effetti strada vicinale ad uso pubblico. Dunque avevamo ragione, ma al momento non basta, perché nel frattempo sono subentrati altri ostacoli tecnici all’avvio dei lavori, che sarebbero dovuti partire entro fine ottobre”.
“Per questo ho contattato l’assessore – conclude Barsanti – per essere aggiornato sullo stato dell’iter e per sollecitare una soluzione concreta in tempi brevi, che eviti ai cittadini del Piaggione di passare un altro intero inverno al buio. La delibera di ripristino della classificazione di via vicinale ad uso pubblico arriverà in Consiglio; una volta che verrà approvata, l’amministrazione dovrà impegnarsi a fare di tutto per accelerare l’inizio dei lavori. Dopo due anni, è giunta l’ora che si arrivi ad una conclusione”.