Bucaneve, Vietina: laboratori sono contro stereotipi

21 novembre 2019 | 14:16
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Bucaneve, Vietina: laboratori sono contro stereotipi

“Una nonna sul trattore non mina in nessun modo la costruzione dell’identità sessuale dei bambini”. Con queste parole l’assessora Ilaria Vietina risponde alle accuse arrivate dai consiglieri comunali di Forza Italia circa alcune iniziative svoltesi al centro Il Bucaneve. “Abbiamo appreso della polemica sollevata circa i laboratori di lettura destinata a contrastare gli stereotipi di genere che si sono tenuti al Bucaneve. Di questa iniziativa si è parlato proprio nella seduta di Commissione consiliare politiche formative lunedì scorso – sottolinea Vietina – . Dalla analisi dei testi utilizzati si è capito che parlare di una nonna che guida il trattore per andare a cogliere la frutta dagli alberi, mentre il nonno stende la lavatrice – per citare un altro libro utilizzato nei laboratori – non mina in nessun modo la costruzione dell’identità sessuale dei piccoli partecipanti. Per quanto la radice della parola sia la stessa, infatti, parlare di stereotipi di genere nell’infanzia non ha nulla a che vedere con il cosiddetto gender ma significa semplicemente educare i bambini e le bambine a inseguire liberamente le loro passioni e i loro talenti: una bambina può essere quindi avventuriera, scienziata, casalinga o principessa, l’importante è che possa sceglierlo liberamente. Questi sono i temi affrontati nei laboratori”.

“È inoltre doveroso ricordare che i laboratori di lettura programmati alla Ludoteca realizzata dentro il Centro di Cittadinanza Il Bucaneve sono organizzati all’interno del progetto Lucca-In, la prima importante iniziativa che si svolge sul nostro territorio per contrastare la povertà educativa già dall’infanzia. Di questo progetto il Comune di Lucca è capofila; i partner sono 27, tra Comuni, scuole e associazioni; le attività svolte sono decine e gli incontri realizzati sono centinaia. Tra le innumerevoli attività della ludoteca di Comunità due giornate sono state destinate al laboratorio di lettura animata “Non voglio essere una principessa rosa”. Il titolo prende spunto da un testo di letteratura per l’infanzia in cui la piccola principessa, stanca di essere chiusa in casa con vestiti eleganti senza poter giocare liberamente, sogna di poter andare a caccia di avventure come gli amici maschi. Nel primo laboratorio, svolto in una scuola, i partecipanti, bambini e genitori, sono stati molto soddisfatti della esperienza. Lunedì prossimo 25 novembre, giorno dedicato a livello internazionale alla campagna di contrasto alla violenza di genere, proclameremo che la violenza si combatte con un grande cambiamento culturale ‘che consenta di prevenire ogni atteggiamento di violenza ed impedire i femminicidi’ e chiederemo con forza che si contrastino gli stereotipi di genere. Possiamo dire a testa alta che questo sul nostro territorio viene fatto in ogni periodo dell’anno e ce ne vogliamo prendere tutto il merito. In questo caso, e solo in questo, bisogna dire che il merito non può essere attribuito al Centro Bucaneve, (sono molti i meriti del Centro) ma deve essere interamente riconosciuto all’amministrazione comunale che si fa carico di impostare, gestire e realizzare tutte le attività utili per riequilibrare l’asimmetria tra donne e uomini che, secondo la Convenzione di Istanbul è tra le cause della violenza di genere. Ed è l’amministrazione che ringrazia tutte le associazioni che lavorano per questo. L’invito a tutte e tutti e,in modo particolare a tutti i genitori con bambini tra 3 e 6 anni, è a partecipare al laboratorio del prossimo 2 dicembre alle ore 16,30 presso la ludoteca di comunità Il Bucaneve e, più in generale, a conoscere le altre attività che vi sono proposte, tra cui educazione motoria, laboratori artistici e di educazione in natura. Il tutto non per nuocere a bambini e famiglie ma per dar loro maggiori opportunità educative e di crescita”.