Anche nel piccolo della provincia lucchese la geopolitica può avere un senso, specie se si pensa alla vicinanza degli appuntamenti elettorali che porteranno al voto l’anno prossimo per la Regione e per il rinnovo di alcuni consigli comunali.
Inevitabile, dunque, fare alcune considerazioni sulla composizione delle liste in vista delle prossime elezioni provinciali.
Nella lista del centrosinistra a farla da padrone, oltre ai due componenti del consiglio comunale di Lucca (Leonardo Dinelli per il Pd e Maria Teresa Leone di Lucca Civica) e a cinque sindaci, uno per zona (Andreuccetti per Borgo a Mozzano, Bonfanti per Pescaglia, Carrari per Piazza al Serchio, D’Ambrosio per Altopascio e Verona per la Versilia) ad essere rappresentati sono, in generale, comuni minori, due dei quali (Stazzema e Piazza al Serchio, hanno conquistato addirittura due candidature in lista). Di rilievo, senza dubbio, la candidatura dell’assessora e consigliera uscente Roberta Menchetti, non certamente molto conosciuti volti e nomi di Valeria Bertei da Piazza, Mirio Corti da Gallicano, Catia Intaschi da Stazzema e Iacopo Menchetti da Camaiore.
A emergere, però, è l’assenza di due componenti importanti, una politica e una territoriale. Rispetto alla tornata elettorale di quattro anni fa, infatti, manca la lista che rappresenta la componente di sinistra delle coalizioni che, mediamente, appoggiano i sindaci di centrosinistra in provincia. La stessa Sinistra con, che è stata alla fine determinante per l’elezione dei sindaci Tambellini a Lucca e Menesini a Capannori non avrà un suo rappresentante a livello di ente provinciale, così come non l’avranno quelle realtà che fanno parte di maggioranza od opposizione di altri comuni del territorio.
Sacrificate, salvo la presenza di Maria Teresa Leone, anche le esperienze civiche di centrosinistra.
Diverso, invece, il discorso territoriale. L’anomalia dell’amministrazione di Viareggio, secondo Comune della provincia ma “non allineato” nè con il centrosinistra né con il centrodestra classico e i cui rappresentanti non hanno trovato spazio in nessuna delle due liste. Una situazione, questa, che rappresenta senza dubbio un vulnus per le eventuali trattative di ‘riappacificazione’ fra il sindaco uscente e il Pd in vista della candidatura per un secondo mandato. Si va, dunque, verso una nuova corsa tutta civica dell’ex primo cittadino di Capannori che, per il veto della Lega, non avrebbe trovato sponda neanche nei civici di centrodestra, nonostante il dialogo sempre aperto e mai tenuto nascosto con il senatore Mallegni.
Nel centrodestra, invece, si conferma la vocazione di traino della Lega che, fra i candidati, fa la parte del Leone con i consiglieri Benigni, Bertieri e Masini. Tre consiglieri in lista anche per le realtà civiche di Lucca, Porcari e Marcucci mentre Fratelli d’Italia, Forza Italia e Cambiamo si ‘accontentano’ di un rappresentante per uno. Un chiaro segnale anche in vista dei rapporti di forza che partiti e movimenti vorranno far valere in sede di composizione delle liste per le prossime amministrative. Per le regionali, invece, sarà tutta questione di rappresentatività del territorio. La Lega, in questo senso, rischia di essere molto ‘sbilanciata’ con le proprie candidature forti verso la Versilia (che già esprime i due parlamentari di centrodestra del collegio). Di certo c’è che anche i ‘civici’, magari con candidature indipendenti all’interno delle liste dei partiti, vorranno dire la loro. E sarà un lungo lavoro di mediazione per la formazione di liste e listini bloccati.
Primi segnali, dunque, di una campagna elettorale che sta per ricominciare e che accompagnerà fino alla prossima primavera. Con uno scenario magmatico in cui non sono escluse sorprese, legate in particolare all’emergere di nuovi partiti e movimenti che, finora, non si sono potuti contare in elezioni ufficiali.