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Zucconi (Fdi): “Bene il black friday, ma non si penalizzino i negozi”

4 dicembre 2019 | 14:01
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Zucconi (Fdi): “Bene il black friday, ma non si penalizzino i negozi”

Il deputato: “Le multe fatte sono sacrosante, ma continuano a vessare chi apre ogni giorno le saracinesche”

“Ormai il Black Friday è diventato più che una opportunità per acquisti convenienti una liturgia del consumismo che si svolge non più nei negozi tradizionali ma su Internet. A differenza degli acquisti sul web però i negozianti devono sottostare a centinaia di leggi e regolamenti asfissianti e dannosi”. E’ il commento del deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi.

“Sia ben chiaro – avverte -: le norme a tutela dei consumatori sono da rispettare , così come quelle fiscali, ma devono valere per tutti. Ricordiamo allora che i Giganti del veb, come Amazon e Ali Baba, ad esempio, non pagano le tasse in Italia e che il commercio tradizionale non potrà sopportare per molto ancora la concorrenza sleale di chi fa profitti in Italia, vuol mettere i braccialetti elettronici ai lavoratori e distribuisce le merci attraverso un sistema di padroncini a cottimo: per loro le regole non valgono?”.

“E allora – prosegue – le multe fatte in questi giorni saranno pure sacrosante ma continuano a vessare chi le saracinesche le tira su ogni giorno assicurando comunque alti tassi di occupazione e cercando di tenendo vivi i centri dei nostri paesi. Il progresso non si ferma e il commercio di vicinato sarà sempre di più messo in difficoltà dai nuovi strumenti di vendita, ma sottolineiamo che continuare a spremere la rete del commercio tradizionale porterà a conseguenze estremamente dannose per tutti. Ne è prova il decreto fiscale sul quale oggi il Governo metterà la fiducia e che rappresenta un altro grave passo in avanti nella strada dell’aumento della pressione fiscale, dei controlli ossessivi, degli adempimenti a carico di cittadini ed Imprese; una strada distruttiva e senza uscita.
Abbiamo letto questa mattina che ad alcuni negozianti del Piazzone sono state notificate multe fino a mille euro perché i prodotti in promozione non erano distinguibili da quelli a prezzo normale. Ferma restando allora la giusta applicazione della legge, resta l’amarezza nell’aver trasformato un’occasione di guadagno in una ulteriore stangata. Piove sul bagnato, purtroppo”.