Futuro di Campo di Marte, Per Lucca: “Inutile l’acquisto dal Comune”

L’associazione civica: “Serve un accordo con la Regione
Futuro dell’ospedale Campo di Marte, Per Lucca e i suoi paesi dice no all’ipotesi di acquisto da parte del Comune.
“Mentre sta per svolgersi un consiglio comunale sul futuro dell’ospedale Campo di Marte – dice una nota dell’associazione civica – il nostro movimento vuol ribadire come sia totalmente inutile il ventilato acquisto dell’area o di parte di essa da parte del Comune di Lucca”.
“Quali sono gli interessi dei lucchesi? – dice Per Lucca – In primo luogo è interesse della città che una parte dell’ex ospedale mantenga la destinazione sanitaria ed ospiti i posti letto necessari per assicurare le cure ai degenti non ospitati nel San Luca. Oltre a questo l’area dovrebbe ospitare la sede dell’azienda sanitaria di area vasta ed un centro di ricerca e formazione. Per ottenere che la Regione faccia a Lucca queste cose che si è sempre ben guardata dal fare, si deve trovare un accordo con Firenze e questo accordo si gioca sul destino delle aree da dismettere e da destinarsi a funzioni non sanitarie”.
“Ci appare evidente che, senza un cambio di destinazione d’uso che solo il Comune di Lucca può decidere – proseguer Per Lucca – non sarebbe possibile, per l’azienda sanitaria, alcuna vendita di immobili dell’ospedale. Lucca ha dunque le sue carte da giocare sul futuro del Campo di Marte e l’acquisto di immobili nell’area non avrebbe alcun senso. Sarebbe invece importantissimo che l’amministrazione Tambellini uscisse dalla sua lunga inattività e portasse al tavolo politico regionale un progetto serio per ottenere quel che a Lucca serve. Solo quando si fosse ottenuto dalla Regione un chiaro assenso alla realizzazione delle strutture sanitarie, amministrative, formative e di ricerca, si potrebbe cominciare a parlare di cambio di destinazione, condizione necessaria per poter alienare una parte degli immobili già ospedalieri”.
“In sostanza non si deve chiedere al Comune di acquistare nuovi immobili – conclude la nota – ma avrebbe invece molto senso chiedere che ci si muova in modo deciso e coerente nel portare alla Regione una proposta seria e realizzabile, senza l’approvazione della quale non si dovrebbe permettere alcuna messa in vendita di immobili”