Petretti all’attacco: “Non si strumentalizzi la salute per far propaganda”

13 dicembre 2019 | 19:19
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Petretti all’attacco: “Non si strumentalizzi la salute per far propaganda”

La consigliera Pd interviene sul ‘caso’ ex Omni: “Immobile esterno al perimetro di Campo di Marte”

La palazzina ex Omni è un edificio di proprietà della Regione Toscana esterno al perimetro dell’ex presidio ospedaliero di Campo di Marte ed escluso, pertanto, dalle progettualità socio sanitarie, riabilitative ed educative espresse per l’area dall’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Lucca lo scorso martedì (10 dicembre).

A ribadirlo è la consigliera con delega alle politiche per la salute, Cristina Petretti, in seguito alle polemiche innescate dal gruppo di minoranza Siamo Lucca per la decisione della Regione di allocare nell’edificio – l’unico oggi a norma dal punto di vista sismico – alcuni servizi territoriali. “Un clamore del tutto ingiustificato – ha detto Petretti – dal momento che già in passato l’ex Omni ha ospitato uffici amministrativi e organizzativi: vi trovavano spazio, infatti, il 118 e la direzione sanitaria. Niente di nuovo sotto il sole: destinazioni d’uso invariate. Nessuna palazzina, nessuna speculazione, ma servizi al cittadino di supporto all’orientamento lavorativo”.

L’immobile avrà questa funzione per 12 anni e la Regione investirà direttamente per completarne il restauro. “Se i consiglieri di minoranza avessero a cuore, come sostengono, il futuro di Campo di Marte e soprattutto il sistema dei servizi sanitari, eviterebbero di strumentalizzare le informazioni che ricevono per creare allarmismi che non trovano corrispondenze nella realtà. Ed è importante che si faccia chiarezza, perché il sindaco e questa maggioranza non prendono in giro nessuno, tanto meno su un tema sensibile come il bisogno di salute”.

A far fede è il protocollo di intesa firmato nel 2012 da Regione Toscana, Asl, Provincia e Comune di Lucca: “In quel documento è stato definito in modo lineare quali padiglioni del Campo di Marte erano da mantenersi a destinazione sanitaria: e sono quelli che oggi ospitano la cittadella della salute, con servizi specialistici, servizi a vocazione territoriale, servizi sociali, cure intermedie. Oggi – continua Petretti – dobbiamo ripensare le funzioni di tutti quegli immobili inutilizzati, interni al perimetro dell’ex presidio ospedaliero. Ed è quello che abbiamo fatto con l’ordine del giorno votato martedì. È quello che abbiamo fatto perché è la città che ce lo chiede e perché abbiamo chiari quali bisogni emergeranno in una società che invecchia e che sempre più dovrà offrire sostegno per situazioni di bisogno cronicizzate. Ma soprattutto – continua la consigliera – è quello che farà il sindaco Tambellini il 23 dicembre quando incontrerà il presidente Rossi sul futuro di Campo di Marte, forte del mandato ricevuto dal consiglio comunale”.

Generico dicembre 2019Campo di Marte

Non nasconde una certa amarezza, la consigliera Petretti, per la mancata unità di intenti su questioni che definisce prioritarie: “Sulla salute c’è bisogno di certezze e sicurezze. Non è un tema che dovrebbe prestarsi allo scontro basso tra parti politiche avverse. Dovremmo poter alzare il livello del dibattito, mostrarci determinati e uniti perché la posta in gioco è la capacità che la nostra città avrà di sostenere i bisogni che la comunità tutta manifesta con crescente forza. Invece – osserva Cristina Petretti – la modalità scelta dall’opposizione è quella del discredito. Si ricerca la pecca, si fa disinformazione. E così facendo si deteriora la fiducia del cittadino, si alimentano i malesseri, rischiando di perdere partite importanti”.

Per la nuova vita dell’ex Omni era stato ipotizzato in un primo momento, di concerto col collegio Ipasvi, anche il trasferimento della scuola per infermieri oggi a Maggiano. “Un intento purtroppo non perseguibile – conclude Petretti – perché gli spazi della palazzina sono insufficienti. Tuttavia è innegabile che se vogliamo che teoria e pratica vadano a braccetto, sarà necessario trovare presto un luogo diverso per la formazione degli infermieri, più centrale e vicino ai servizi sanitari”.