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Menesini e Tambellini: “Camere di commercio, no all’accorpamento”

19 dicembre 2019 | 13:00
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Menesini e Tambellini: “Camere di commercio, no all’accorpamento”

Lunedì in consiglio provinciale approda un ordine del giorno

“No all’accorpamento delle Camere di Commercio che funzionano, come nel caso di quella della provincia di Lucca, ma anche di altre in Toscana, perché si allontanerebbero i servizi dai cittadini. No, in generale, alle scelte imposte dall’alto su questioni che impattano sulla vita delle persone”.

Con queste parole il presidente della Provincia Luca Menesini e il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini prendono una posizione netta sull’accorpamento delle Camere di Commercio, che è un tema oggi sul tavolo del Governo pronto a varare un provvedimento che ne prevede il commissariamento e quindi poi l’accorpamento, razionalizzandone il numero e dando loro dimensioni più ampie.

Menesini, sul tema delle Camere di Commercio, presenterà anche un ordine del giorno nel primo Consiglio Provinciale utile, che è previsto per lunedì (23 dicembre). Per i due sindaci non ha senso avere fretta nel dare il via agli accorpamenti e, soprattutto, è necessario prima avere una visione di lungo periodo e territorialmente radicata e condivisa per fare una scelta del genere, perché altrimenti risulta una decisione imposta dall’alto che non va a migliorare la situazione.

“Gli enti territoriali sono le istituzioni più importanti perché garantiscono e saldano un rapporto di fiducia con i cittadini e con le imprese – dicono Menesini e Tambellini –. Non si può accorpare per accorpare, è fondamentale che siano tutelati e rispettati i bisogni economici e sociali degli Enti interessati e delle categorie che rappresentano. Le Camere di Commercio contribuiscono allo sviluppo locale e forniscono servizi importanti. Gli accorpamenti visti fino ad oggi hanno generato soprattutto confusione e allontanato i servizi dal territorio: chiediamo quindi al governo di ascoltare la voce di chi ogni giorno vive sul territorio e sa il ruolo che gli enti svolgono nel contesto territoriale di riferimento. La Camera di Commercio di Lucca, ad esempio, risponde alle particolarità dell’artigianato e dell’imprenditoria del nostro territorio, ben diversa da altre realtà toscane. La nostra Camera di Commercio, inoltre, è un ente che funziona sia nel sostegno all’impresa, sia nella promozione culturale e produttiva del territorio. Elementi, questi, che non vogliamo perdere e che devono restare centrali per compiere qualsiasi scelta. Non si può decidere a Roma quello che riguarda i territori, e se ci sono degli accorpamenti da fare vanno fatti con un criterio che rispetti il territorio, ovvero che tenga conto della coesione sociale. Nella vicinanza al cittadini c’è la forza delle Istituzioni, tutte. Teniamone di conto e iniziamo a valorizzarla in ogni scelta politica e amministrativa”.