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Opera delle Mura addio, atto finale in Consiglio

19 dicembre 2019 | 21:47
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Opera delle Mura addio, atto finale in Consiglio

Approvati gli ultimi adempimenti per lo scioglimento dell’istituzione. Polemiche sulle casermette

Opera delle Mura, atto finale in Consiglio comunale che questa sera (19 dicembre) ha dato il via libera agli ultimi bilanci, passati ieri all’esame della commissione.

L’Opera delle Mura giunge al capolinea. In commissione gli ultimi atti dell’ente

Inevitabilmente la discussione si è concentrata sul futuro della tutela del monumento e sulla gestione delle casermette, su cui non sono mancate critiche all’amministrazione comunale.

Tra le motivazioni che hanno comunque portato l’amministrazione a fare la scelta di liquidare l’Opera c’è stato l’eccesso di burocratizzazione che, nel corso degli anni, ha portato un enorme appesantimento nell’azione dell’Opera delle mura. Motivo per cui il Comune ha deciso di gestire le varie competenze che le erano state affidate in modo diverso. Nello specifico, come ormai noto da tempo, le gestione del verde è tornata direttamente sotto il controllo di Palazzo Orsetti, mentre manifestazioni come Verde Mura, Murabilia e Il castello rivive di Nozzano, così come la gestione delle torri civiche, sono state affidate a Lucca Crea (la società partecipata al 100% dal Comune di Lucca che organizza Lucca Comics & Games). Di fatto, allo stato attuale l’Opera delle mura è una scatola vuota. E dopo il voto di stasera ormai è giunta al capolinea.

“O si faceva dell’Opera delle Mura un ente come l’Opera primaziale di Pisa che abbia una sua struttura finanziaria forte oppure si manteneva un duplicato inutile – ha detto il sindaco Alessandro Tambellini -. Non ha avuto significato spezzettare l’affidamento degli sfalci del verde. Opera delle Mura non aveva la sua autonomia e non era in grado di guidare una promozione complessiva del monumento”.

Il primo cittadino ha difeso anche il bando per l’assegnazione delle casermette: “Abbiamo cercato di ridare un assetto e un ordine alla situazione – ha detto -: l’attività nella casermetta? Si tratta di commercio equo e solidale. Cercheremo ora di ripartire dal buono che c’è e dalla situazione attuale per migliorare”.

Secondo Marco Martinelli, consigliere comunale di Forza Italia, “l’Opera delle Mura era una istituzione strategica. Invece si è deciso di dismetterla. Sulle casermette, ancora non sono state risposte. Mi riferisco alla casermetta San Colombano in cui si fa vendita vera e propria di prodotti cosa che nel bando non era prevista”. Martinelli ha poi evidenziato il ruolo importante avuto dalla Fondazione Crl che erogando fondi ha consentito la riqualificazione delle Mura.

Per la consigliera Chiara Martini, presidente della commissione bilancio, adesso la sfida sulle casermette sarà quella di riprendere in mano e razionalizzare l’utilizzo e le manifestazioni che vengono organizzate sulle Mura.

Per Fabio Barsanti “sulle casermette c’è ancora molto da fare. Voglio chiedere lumi sull’affidamento del castello di Porta San Donato alla casa della memoria. Mi chiedo se c’è stato un bando o se è stata affidata in modo diretto e se sia regolare o meno questa gestione. Chiedo anche se durante i Comics le casermette vengono o meno date in comodato d’uso a Lucca Crea”. Sulla casermetta Lemucchi ha spiegato che l’assegnazione è stata decisione dell’amministrazione e che non è passata attraverso un bando.

Il consigliere Alessandro Di Vito, di Siamo Lucca, ha posto invece l’accento sul fatto che “sulle Mura vada portato avanti il progetto di inserimento nel patrimonio dell’Unesco”.

Il via libera alle pratiche è arrivato con 17 voti favorevoli.