
Testaferrata: “Ci saremmo aspettati scuse”. L’assessore: “Non ho offeso nessuno”
E’ di nuovo polemica in consiglio comunale questa sera (19 dicembre) sul post pubblicato su Facebook dall’assessore all’urbanistica Serena Mammini mentre martedì scorso era in corso la seduta sul piano operativo.
Un post “meme” del gruppo di satira livornese Sodalizio muschiato del quale faceva parte anche Ettore Borzacchini che aveva scatenato l’opposizione e in particolare il leader di Siamo Lucca che aveva stigmatizzato le parole dell’assessore.
Questa sera è stata la consigliera comunale di Forza Italia, Simona Testaferrata a rilanciare la polemica e a stigmatizzare la risposta dell’assessore “da cui ci saremmo francamente aspettate delle scuse”. “Non ho da chiedere susa per il mio post perché non c’è niente di cui scusarsi“, ha replicato prendendo la parola l’assessore Mammini. “E’ demoralizzante – ha detto – che un assessore, dopo una relazione scritta anche con impegno personale, si ritrovi in questa situazione. Perché tra le cose dette, ho fatto anche un appello a questo consiglio per andare oltre, per centrare un obiettivo che andrà oltre noi e che farà bene a questa città, dopo 11 anni (dallo sforamento delle Utoe certificato nel 2008) di strumenti inadeguati”.
Testaferrata ha riportato in primo piano la polemica attraverso una raccomandazione al sindaco: “Ho notato risatine dalla parte della maggioranza, avrei preferito sentire la voce del sindaco a quel punto chiedere scusa a nome di chi non volesse farlo”.
Subito ha ribattuto il sindaco: “Si è parlato di rispetto delle minoranze. Questo va bene se alle minoranze fossero negati tempi di discussione delle pratiche, ma così non è: per esempio abbiamo depositato il bilancio lasciando ben 24 giorni alle minoranze per visionarlo anziché i 20 previsti dalla legge”.
A questo punto ha preso la parola l’assessore Mammini: “Chiedo scusa al sindaco se parlo dopo di lui perché non è una cosa bella. Io non avrei problemi a chiedere scusa se avessi offeso qualcuno. Per me l’umiltà è un valore e cerco di farne esercizio ogni giorno. Ho una sensibilità anch’io e un lato ironico al quale tengo e che molte volte ho espresso su Facebook e in altre sedi. Tutti devono avere rispetto, gli assessori e i consiglieri, e anche lei consigliera Testaferrata: la invito a rileggere, a riascoltare quanto ha detto. Avrei chiesto scusa volentieri, senza problemi, se le avessi dato della ‘sciabigotta’, per usare un termine lucchese. Ma così non è stato”.