Bilancio, scontro in commissione sui numeri del previsionale

J’accuse di Martinelli: “Poca trasparenza”. Lemucchi: “Le sedute della commissione non sono corsi di formazione”
Bilancio di previsione, in commissione scoppia la polemica. Il tema sbarca stamani (20 dicembre) a palazzo Orsetti, offrendo la sponda per un acceso confronto tra il consigliere Marco Martinelli – che accusa l’amministrazione di poca trasparenza – e l’assessore Giovanni Lemucchi che replica insieme agli altri consiglieri di maggioranza, invitando Martinelli ad approfondire i documenti.
Tutto parte da una richiesta del consigliere di centrodestra, nei giorni scorsi, che aveva indicato la necessità di avere spiegazioni sulle singole voci dei bilancio, da tradursi in una tabella che rappresentasse un parallelo tra 2019 e 2020. Tabella che, in effetti, gli uffici hanno prodotto tempestivamente. Ma è proprio sulla necessità di entrare nel dettaglio in questa sede – la commissione bilancio – che la discussione si irrigidisce, fino ad avvitarsi in un faccia a faccia duro, ma in fin dei conti sterile.
Quello che ne emerge oggi, in sostanza, è l’impossibilità di effettuare un raffronto aderente alla realtà, poiché il nuovo previsionale risulta ancora “monco” rispetto ad alcuni elementi nodali, primo fra tutti l’impatto del Fondo pluriennale vincolato (Fpv), capace da solo di spostare manciate di milioni di euro.
Un tema che è stato sviscerato anche dalla responsabile dei servizi finanziari del Comune, Ilaria Lucchesi, che spiega: “Dal totale complessivo si nota che le differenze derivano da un diverso ammontare dei contributi finalizzati. Sul 2019 incidono anche tutte le spese finanziate con l’applicazione dell’avanzo, circostanza che non si prevede in sede di bilancio di previsione”.
Un esempio è la cultura: i contributi per attività culturali ammontavano ad 1 milione e 60mila euro nel 2019, mentre nel 2020 parliamo di 446mila euro. Tutto assolutamente nella norma, in realtà: la cifra di partenza si aggirava sui 400mila euro anche nel 2019, poi con le variazioni in corso d’opera è stato coperto l’intero importo.
Differenze apprezzabili anche per i contributi al Boccherini, che passa da 1 milione e 200mila a 200mila euro, in funzione del fatto che siamo in corso di statalizzazione ed arriveranno i contributi dal Ministero.
“Siamo in corso d’evoluzione – puntualizza Lemucchi – il dato più significativo per il momento è l’assestamento. Poi c’è l’Fpv, ma il grosso del fondo deriva dall’accertamento straordinario in sede di consuntivo. Le previsioni 2020 sono prive di qualche milione di euro per questo. Il confronto – precisa ancora – oggi dice poco perché ci sono situazioni che solo in corso d’anno possono essere allocate a bilancio”. Come dire: la discussione può avere un senso, ma a patto che tenga in considerazione il fatto che i dati non sono e non possono essere omogenei.
Martinelli però non ci sta e chiede delucidazioni in ordine alle singole voci: “Sfido chiunque dei 32 consiglieri – attacca – a sapere nel dettaglio di cosa stiamo parlando. Diteci ad esempio – rincara la dose – quali sono le spese finanziate con contributi finalizzati”. Per Martinelli: “Erano opportuni dei focus nelle commissioni per capire meglio. La commissione dovrebbe essere una cabina di regia. L’amministrazione continua a sbandierare la trasparenza ed il palazzo di vetro, ma nessuno qui sa mai niente. Avete detto – prosegue – che chi c’era prima non era trasparente: qui in oltre 7 anni di mandato nessuno sa nulla”. Invitato a produrre esempi concreti, Martinelli ricorda: “penso ai futuri assetti di società come Gesam che arrivano in consiglio già predisposti, senza un preventivo dibattito. Oppure – affonda nella memoria – all’elettrodotto su Nozzano: la notizia venne fuori sui giornali, i cittadini apprendono tutto da lì perché non ci mettete nelle condizioni di sapere”.
Un affondo che gli esponenti della maggioranza non sono disposti a tollerare: le risposte sono puntute e, nella sostanza, vertono sul fatto che la commissione bilancio non può essere la sede per sviscerare gli oltre 4mila capitoli di un bilancio.
“Non si possono fare dieci commissioni sul tema – la replica piccata di Lemucchi – bisogna studiare, arrivare qui preparati, non con frasi fatte. Il nostro compito è quello di capire se come macro aggregati siamo in linea con l’indirizzo politico dell’amministrazione, non entrare nel dettaglio di come vengono gestite le risorse. La pratica è pubblicata dal 6 dicembre, a disposizione di tutti. La polemica è una cosa, gli approfondimenti un’altra“.
Per la presidente di commissione Chiara Martini: “Qui non possiamo fare corsi di formazione, bisogna studiare gli atti e non lasciarsi andare ad attacchi generici e scorretti. Mi dispiace – evidenzia – che Martinelli non faccia nemmeno una osservazione sul Dup (il documento unico di programmazione, l’altra pratica all’ordine del giorno, ndr). Il nostro lavoro viene sempre svalutato. Non si parla mai di cosa si fa per il sociale o per la cultura, interessa solo la polemica. Il raffronto e le informazioni vanno cercate un anno prima, non ora. Bisognerebbe considerare anche lo sforzo prodotto – conclude – per approvare il bilancio prima della fine dell’anno”.
Per Martinelli tuttavia, questo è “un atteggiamento vergognoso. Attaccate perché sapete di essere in difetto una volta messi di fronte a fatti concreti. Andate ad approvare un bilancio di cui nessuno sa nulla. Bene arrivarci prima della fine dell’anno, poi però si va avanti per variazioni che stravolgono tutto”.
Per puntare il dito sulla “inefficienza dell’amministrazione”, Martinelli ricorda anche il problema della strada a Pontetetto, quella che porta alla via Nuova per Pisa, a senso alternato da tempo. “Ad inizio 2019 è emersa la questione, siamo alla fine dell’anno e non sono ancora partiti i lavori, non siete efficienti. Ci venne detto che bisognava aspettare la variazione di bilancio per fare i lavori”. Una circostanza negata da Lemucchi, che ricorda come il tema abbia presentato altri elementi di complessità, coinvolgendo studi di geologi per approfondimenti sul terreno franoso.
A tirare le fila ci prova il consigliere Pd Roberto Guidotti: “Voi dimenticate sempre che abbiamo il dovere e diritto di fare anche scelte che non siano condivise. Se non capisco una parte del bilancio – risponde a Martinelli – vado da un commercialista a farmelo spiegare. È fantascienza credere che i consiglieri conoscano tutte le voci, bisogna fidarsi degli uffici che svolgono questo lavoro. Voi invece portate avanti una campagna di dubbio sulle cose. Per me questa discussione non porta a nulla, meglio votare”.
Anche per i consiglieri Massagli e Del Greco la richiesta è impropria: “Gli uffici sono già stati generosi a fare questa tabella. Voteremo a favore – annunciano – sulla base di una serie di valutazioni che hanno comportato uno studio approfondito”.
Lemucchi, insieme a Lucchesi, ricorda inoltre che la flessibilità è caratteristica intrinseca di ogni bilancio di previsione e Martini aggiunge che “è meglio approvare prima il bilancio e poi fare le variazioni, anche perché questa amministrazione si impegna quotidianamente a catturare risorse esterne”.
Alla fine la proposta sul Dup 2020-2022 viene approvata, senza ulteriore confronto nella sede odierna, con 4 voti favorevoli ed 1 contrario.
Disco verde anche per la proposta relativa al bilancio di previsione finanziario armonizzato 2020-2022, ancora co 4 voti a favore ed 1 contrario.