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Baccelli e Marcucci in visita al carcere: “Situazione migliorata ma restano criticità”

24 dicembre 2019 | 13:20
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Baccelli e Marcucci in visita al carcere: “Situazione migliorata ma restano criticità”

Gli esponenti dem ribadiscono la necessità di trovare una sede esterna alle Mura

Una situazione non più critica come qualche anno fa ma che non per questo deve essere posta in secondo piano. Si è tenuta questa mattina (24 dicembre) l’ormai tradizionale visita di alcuni esponenti istituzionali al carcere di San Giorgio. Ad incontrare detenuti e lavoratori sono stati il senatore Andrea Marcucci, il consigliere regionale Stefano Baccelli e il consigliere comunale Silvia Del Greco.

Gli esponenti Dem hanno descritto una situazione che non è più da bollino rosso come qualche anno fa: sono infatti solamente 110 i detenuti attualmente presenti in San Giorgio (contro i picchi di anche 240 “ospiti” raggiunti negli anni passati, ndr). Ciononidimeno, permangono comunque delle difficoltà di carattere strutturale.

“Oggettivamente ci sono ancora dei problemi dovuti alla struttura – ha detto il senatore Marcucci -. Secondo me in futuro un ragionamento su un carcere nuovo fuori dalle Mura andrà fatto. Anche per quanto riguarda gli organici, qualche piccolo problema andrà risolto”.

“Detto questo – prosegue Marcucci – i numeri non sono più quelli di una volta: la situazione è decisamente migliorata e riusciamo finalmente a garanatire i diritti sanciti a livello italiano ed europeo. Fa impressione pensare che circa la metà dei detenuti sia in attesa di giudizio, quindi in realtà, secondo la nostra Costituzione, non sappiamo ancora se sono colpevoli o innocenti”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Stefano Baccelli che sottolinea l’urgenza di aumentare l’organico dei dipendenti del carcere cittadino: “Sicuramente si è fatto molto per quanto riguarda la tutela dei diritti dei detenuti – afferma il consigliere regionale – ma non bisogna dimenticare le esigenze del personale di polizia penitenziaria che deve essere messo nelle condizioni di poter lavorare al meglio. Occorre quindi rafforzare la progettualità, coinvolgendo ulteriormente anche le associazioni esterne per fare in modo che, anche nelle oggettive difficoltà di questa convivenza, il carcere sia anche un luogo il più possibile sicuro e vivibile”.

I due esponenti Dem sono concordi nel ritenere che la soluzione ideale per risolvere i problemi della casa circondariale sia quella di spostarlo in una struttura esterna alle cerchia murarie: “Intanto sicuramente è necessario fare degli investimenti sull’esistente per mantenere degli standard minimi accettabili sia per chi ci lavora sia per chi ci deve scontare la propria pena – osserva Marcucci -. Sicuramente però, in prospettiva, dovremo riprendere una riflessione seria sull’opportunità di mantenere un carcere all’interno del centro storico, in un palazzo così complicato come questo”.

“Anche perché – aggiunge Baccelli – il palazzo, una volta liberato dal carcere potrebbe essere recuperato e valorizzato in un’altra maniera“.