‘Difendiamo i nostri figli’ mette all’indice i libri pro-gender

Appello ai genitori: “Occhio ai testi usati nei laboratori di lettura”
Ancora polemica sugli eventi considerati in grado di promuovere l’ideologia gender a Lucca.
Ad andare alla carica è l’associazione Difendiamo i nostri figli – Family day, che denuncia “l’intensificarsi di eventi organizzati anche da alcune associazioni del territorio lucchese allo scopo di diffondere tale disumana ideologia ovvero, mutuando le parole di papa Francesco, allo scopo di “colonizzare ideologicamente” le presenti e future generazioni”.
“Risulta, infatti – dicono dall’associazione – che con il pretesto di combattere i cosiddetti stereotipi di genere, nelle biblioteche pubbliche siano presenti sugli scaffali libri connotati da una spiccata impostazione gender e che, sempre più frequentemente, questi libri vengano proposti nei cosiddetti laboratori di lettura”.
“L’associazione Difendiamo i nostri figli intende – si legge in una nota – allertare e sensibilizzare i genitori sui pericoli e le insidie che si celano nelle pagine di questi libri, all’apparenza innocui e anche gradevoli nella grafica, ma che in realtà sono stati scritti e pensati al preciso scopo di confondere le menti dei più piccoli con messaggi dal contenuto fuorviante. Primo fra tutti quello che non esista alcuna distinzione di tipo psico-sessuale e attitudinale tra bambini e bambine e che, conseguentemente, debbano essere annullate e cancellate le differenze tra i due sessi in quanto frutto di “meri stereotipi culturali”. Altri messaggi pericolosi consistono nella presentazione della famiglia naturale come di una realtà del tutto eventuale, da collocare in un contesto allargato che ricomprende le cosiddette famiglie arcobaleno, con annessa implicita normalizzazione delle disumane pratiche dell’utero in affitto ovvero della compravendita di gameti, entrambe categoricamente proibite dalla legge italiana”.
“L’associazione Difendiamo i nostri figli – conclude la nota – esorta, pertanto, i genitori ad esercitare un controllo preventivo sia sui libri presenti nelle biblioteche pubbliche sia sulle letture proposte durante i cosiddetti laboratori di lettura; segnala, altresì, quale utile strumento, il dossier pubblicato su internet e in costante aggiornamento al link dedicato. Nel dossier sono censiti, anche se in modo non esaustivo, i progetti, i racconti e le fiabe che promuovono il gender e l’indifferenza sessuale. L’associazione rimane in ogni caso disponibile a dare indicazioni più dettagliate ai seguenti indirizzi: lucca@difendiamoinostrifigli.it, viareggio@difendiamoinostrifigli.it”.