Piano operativo, Sonnenfeld: “Sinistra esprima la propria idea di sviluppo”

2 gennaio 2020 | 14:33
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Piano operativo, Sonnenfeld: “Sinistra esprima la propria idea di sviluppo”

L’intervento dell’ex consigliere di Vivere Lucca dopo l’avvio del procedimento

Avvio del percorso per il piano operativo, interviene l’ex consigliere comunale di Vivere Lucca, Guglielmo Sonnenfeld.

“Il consiglio comunale del 17 dicembre – dice – ha avviato il percorso per la definizione del piano operativo, atto fondamentale dopo il piano strutturale. Rivedendo le posizioni politiche espresse dalle varie rappresentanze presenti, ho constatato, a fronte della proposta dell’amministrazione, il nulla, in termini politici, espresso dal centrodestra che però poi ha bocciato la proposta dell’assessora. Ma se guardiamo a sinistra e agli eletti che si richiamano alla sinistra, devo purtroppo constatare che nessuno ha parlato né depositato un proprio documento“.

“Ricordo che per definizione unanimemente condivisa – dice Sonnenfeld – la politica urbanistica, in un Comune italiano, è l’atto politico più importante che un consiglio comunale possa approvare. Corre voce, anche in buona parte del ceto politico, che gli atti urbanistici programmatori, sono un libro dei sogni. Ma quest’ultima constatazione porterebbe a concludere che anche la politica è un libro dei sogni… Il silenzio della sinistra lucchese diventa a questo punto assordante“.

La sinistra lucchese – commenta – fino ad ieri è stata minoritariamente presente a tutelare gli interessi dei lavoratori e delle case popolari (e se vogliamo essere cattivi, di qualche studio professionale o cooperativa di costruzione), ma incapace, mi duole dirlo, di articolare una proposta complessiva in grado, da una parte, di governare una società complessa e con una storia urbanistica ben distinta dal resto della Toscana, e dall’altra di integrare gli ultimi nel processo di sviluppo della città”.

“Esiste un luogo a Lucca – si chiede l’ex consigliere – dove una sedicente sinistra possa confrontarsi ed elaborare una propria visione urbanistica della nostra amata città che non sia un comitato del no? Chi può batta un colpo. Attendere l’implosione del sistema capitalistico non mi pare una buona idea per il futuro della nostra amata città”.