Regionali 2020, Italia Viva ‘apre’ a Del Ghingaro e Mallegni

Colucci: “Toscana sarà il nostro D-Day, puntiamo alla doppia cifra”
Italia Viva guarda alle elezioni regionali e ‘apre’ ai movimenti civici di Giorgio Del Ghingaro e a Massimo Mallegni, esponente di Forza Italia scettico sull’adesione al sovranismo salviniano.
A dirlo è Francesco Colucci, che lancia un appello a Renzi per raccogliere queste diverse sensibilità per puntare alla doppia cifra in Toscana.
“I partiti tradizionali strutturati – dice Colucci – sono ormai inagibili. I nuovi, diversamente organizzati, all’ombra di lider maximo. Noi abbiamo il più intelligente e per questo il più contrastato. Non sarà facile. Il 2020 per Italia Viva sarà un anno di guerra per sopravvivenza ed espansione. In guerra, la catena di comando e di presenza, deve essere corta, fedele, rapida nelle decisioni e nell’immagine. Matteo Renzi dovrebbe nominare responsabili regionali di assoluta fiducia, che a sua volta nomineranno responsabili provinciali e questi ultimi, solo se opportuno, alcuni locali”.
“Gli attuali comitati e i loro responsabili – prosegue Colucci – non avranno rappresentanza politica, ma saranno solo momento di discussione e diffusione di conoscenza. La catena di comando funzionerà dall’alto in basso per indicare le priorità di comunicazione politica e dal basso all’alto per le sottolineare le priorità locali, decisive, perché le scelte dei Comuni, sono determinanti per la vita delle famiglie”.
“La presenza nelle elezioni locali – spiega l’ex presidente dell’Opera delle Mura – dovrà tenere conto che il nostro bacino di espansione elettorale sarà metà nella sinistra, difficoltoso, e per l’altra metà nelle praterie di un centro democratico e liberale, orfano del collante berlusconiano. Alla primaria scelta a sinistra nelle Regioni e nei grandi Comuni dovremo unire, nei piccoli, esperimenti elettorali più variegati e coraggiosi, privilegiando e corteggiando il civismo democratico. La Toscana sarà il nostro “D-Day”: andare in doppia cifra come ci ha chiesto Matteo è indispensabile, ma non facile. Abbiamo in Eugenio Giani un ottimo candidato presidente, ma anche la necessità di liste di Italia Viva, distintive e aperte: poco ex Pd e tanta società civile, esperienze civiche, forze moderate che rifuggono l’abbraccio mortale di Salvini e Meloni”.
“In provincia di Lucca – è l’analisi di Colucci – abbiamo il compito più difficile, per l’ingombrante presenza del presidente Andrea Marcucci, che dobbiamo esorcizzare senza timori riverenziali. Lui è Pd e nel campo Pd dobbiamo cercare spazi e presenze. Due invece i prospetti positivi, da coltivare: Giorgio Del Ghingaro e Massimo Mallegni. Il primo con le liste civiche che lo sostengono deve essere un interlocutore regionale privilegiato e la gestione di un prospetto così determinante non può essere lasciato all’improvvisazione dilettantesca di comitati locali. La Toscana si giocherà su poche migliaia di voti. Il senatore Mallegni, già socialista riformista, segue la Carfagna nel suo coraggioso tentativo di distinguersi dal nazionalismo salviniano. Il successo di Italia Viva si determinerà anche nella capacita di presenza nella società civile liberale e democratica riuscendo a capitalizzare il sempre più inesorabile declino berlusconiano. Matteo, ci vuole decisione, coraggio e fantasia: non ti mancano”.