Morte Baldassari, il ricordo di Piero Angelini

Dal professore aneddoti sulla comune militanza nella Democrazia Cristiana
Morte Lando Baldassari, il ricordo anche del professor Piero Angelini.
“Voglio esprimere anch’io – scrive l’ex parlamentare – le mie condoglianze per la morte di un caro amico, Lando Baldassari, che ho incontrato spesso, in quest’ultimi anni, nelle strade della città, che percorreva lentamente, seduto nella sua macchina, e che non perdeva mai occasione per parlare con me di una storia politica che ci aveva accomunato, quella della Democrazia Cristiana“.
“Infatti, Lando Baldassarri – prosegue Angelini – aveva fatto politica nella Democrazia Cristiana, molto prima che si formasse il centrodestra; io lo avevo incontrato, negli anni Settanta, a Pescaglia, un comune dove ero stato mandato dal segretario provinciale Dc Da Massa, per superare i contrasti politici locali e dove ero riuscito, con la candidatura a sindaco del dottor Lenzi, a metter pace; pace, però, subito rimessa in discussione, quando, dopo poco più di un anno dalla sua elezione, il sindaco Lenzi aveva dato, inopinatamente, le dimissioni. Io puntavo allora, per assicurare una giusta soluzione politica di ricambio, nel Comune, su due giovani della Dc locale, Luigi Carmassi e Palmiro Bini,mentre Lando Baldassarri era sostenuto da Franco Fanucchi, della Base, la corrente più a sinistra della Dc; trovammo un accordo, io e Fanucchi, che ancora conservo, che permetteva da subito la nomina a sindaco di Luigi Carmassi e lasciava aperta la successiva investitura di Baldassarri, come è poi avvenuto”.
“In Baldassari mi ha sempre colpito la sua passione politica – prosegue – quasi un’ossessione e anche la sua profonda onestà, come molti uomini della mia generazione (non tutti, certo, altrimenti la Democrazia Cristiana ci sarebbe ancora), che ambivano e si sentivano appagati dall’esercizio del potere politico delle istituzioni, dalla rappresentanza e dall’incontro con le loro popolazioni, senza mai pensare che da ciò dovesse derivare un qualche tornaconto economico”.
“Una passione politica e una voglia di democrazia – conclude Angelini – che, nel tempo, si è attenuata e che facevano ormai di Lando Baldassari, per questo aspetto, il sopravvissuto di un età gloriosa. Addio, Lando Baldassari, mi mancherai“.