Palp scioglie le riserve: correrà per le regionali

3 febbraio 2020 | 17:40
Share0
Palp scioglie le riserve: correrà per le regionali

Ora si cerca un’alleanza con Sì Toscana a Sinistra

Palp scioglie i nodi dopo il voto di due assemblee. E’ ufficiale ormai l’intenzione del movimento di correre per le prossime elezioni regionali, cercando di costruire una lista unitaria con Sì Toscana a Sinistra “alternativa a Pd, centrodestra e M5S”.

“In un mondo in cui le decisioni che contano vengono prese nei consigli di amministrazione di qualche hedge fund, in cui i programmi di centrodestra e centrosinistra rispondono esattamente agli stessi interessi e la politica si riduce a puro marketing e spettacolo, in un momento in cui centrodestra e centrosinistra vorrebbero ridurre la rappresentatività del Parlamento mascherandosi dietro la scusa del tagli dei costi della politica, abbiamo deciso di valorizzare la partecipazione più ampia possibile, a partire dalla nostra piccola, ma determinata, comunità. È questo già di per sé un grande risultato”.

“A questo punto Palp – si legge in una nota – si impegna su tutti i territori a costruire e sostenere la nuova lista Toscana a Sìnistra continuando a spingere perché si possano scegliere tramite elezioni interne un uomo e una donna, candidato presidente e capolista regionale, a rappresentarlo. Vogliamo portare in consiglio regionale la voce dei lavoratori e degli utenti della sanità, i primi sempre più precari (ormai negli ospedali si lavora in appalto e/o a partita Iva), i secondicostretti ad affrontare liste d’attesa sempre più lunghe, affidandosi, quando possibile, al privato. Vogliamo che si limiti il ricorso agli appalti, in cui prolificano i salari poveri e la vita di chi lavora è appesa al filo di capitolati di gara sempre più a ribasso, che tratti di cooperative o aziende del settore sanitario, dei trasporti o dell’assistenza. Vogliamo bandi regionali che garantiscano nelle clausole di salvaguardia la tutela dell’art.18 e di salari degni. Pretendiamo soprattutto una sanità e un sistema di trasporti realmente pubblici, in cui la Regione investa per garantire servizi efficienti e di qualità, controllabili dagli utenti e dai lavoratori. Vogliamo essere il megafono di quei territori che subiscono l’inquinamento e la speculazione, e l’urlo di quelle zone dove invece mancano servizi e lavoro”.

“Per questo – si spiega in una nota – saremo presenti in radicale alternativa al Pd e al centrodestra, due blocchi apparentemente alternativi, ma che su tutte queste questioni, così come sulle grandi opere inutili da portare avanti in Toscana, si sono ritrovati/e concordi nel favorire gli interessi di chi ha già potere, soldi e risorse. Noi siamo un’altra cosa. Due parole infine sull’appello all’unità contro l’odio che ci hanno rivolto le sardine toscane. Care Sardine, proprio come voi rifiutiamo il razzismo e il fascismo, contro i quali eravamo, siamo e saremo sempre in prima fila. Siamo d’accordo che contro queste forme di odio verso gli oppressi occorra la massima unità, a patto che ci si intenda sul significato di “odio”. Per noi odio non è soltanto il linguaggio di Matteo Salvini, per noi odio sono anche le sue politiche. Odio sono i decreti sicurezza, qualsiasi sia il governo che li sostenga e li applichi. Odio sono gli inumani accordi rinnovati dal Governo Conte con la Libia, che fanno sì che la vera frontiera italiana oggi si trovi in Africa, perché non ci si debba vergognare del nostro egoismo e delle nostre responsabilità in quel continente (a partire dal sostegno a dittatori e governanti corrotti, come sembrerebbero rivelare anche le inchieste sui comportamenti di Eni e Shell in Nigeria). Odio è l’idea malsana, espressa dal ministro Lamorgese e appoggiata da leader democratici come Nardella, di previsione di un Cpr anche in Toscana, proprio quando a Gradisca di Isonzo si svela la natura di queste strutture, vere e proprie carceri concepite per rinchiudervi persone senza uno straccio di processo, in spregio di qualsiasi diritto umano. Odio è l’assordante assenza di politiche di inclusione sociale, per cui grosse fasce di popolazione vengono abbandonate alla povertà e alla miseria, come dimostrano purtroppo le notizie di persone che sono morte per il freddo dall’inizio dell’anno in città”.

Se questa è la barbarie dell’oggi, la comunità di Pap è disponibile ad unirsi e a confrontarsi con chiunque voglia realmente combatterla, dalle Sardine, ai comitati, alle associazioni, alle liste civiche, alle altre organizzazioni politiche. Il voto di oggi lo dimostra più di tante parole.