Barsanti (Cp): “Sinistra lucchese ipocrita e contraddittoria”

Bocciata dalla maggioranza una risoluzione per togliere un’onorificenza al maresciallo Tito
Non è andata giù al consigliere comunale di CasaPound, Fabio Barsanti la decisione della maggioranza di centro sinistra di bocciare una risoluzione da lui presentata nel corso dell’ultimo Consiglio comunale per togliere le onorificenze riconosciute dallo stato italiano al maresciallo Tito.
“Tito ha causato la morte di migliaia di persone, colpevoli solo di essere italiane – afferma Barsanti -. Ha esercitato una pulizia etnica contro il nostro popolo, insieme ai suoi partigiani, aiutati dai comunisti italiani. Prima che la verità venisse a galla, fu però nominato Cavaliere della Repubblica italiana: oggi quella nomina rappresenta una vergogna e un’offesa verso le vittime di quella tragedia. Per cancellare questa onta, occorre però cambiare una legge: diversi Consigli comunali si stanno quindi facendo portavoce di questa richiesta”.
“Per questo motivo – continua Barsanti – ho proposto al Consiglio comunale di richiedere agli organi nazionali preposti di modificare la legge, anche per onorare al meglio il Giorno del Ricordo. Ma ancora una volta sono emerse le contraddizioni e l’ipocrisia della sinistra italiana e lucchese. La maggioranza, in stato di imbarazzo, dopo dieci minuti di dibattito segreto ha respinto la mia richiesta, senza motivare e quindi difendendo la memoria di Tito. Questo certifica, ancora una volta, come non abbia fatto i conti con le violenze perpetrate nei confronti degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, e con il dramma delle foibe”.
“A conferma di ciò – conclude Barsanti – ricordiamo i decenni di silenzio sull’accaduto, dopo che gli antenati dell’attuale maggioranza hanno preso a sputi i nostri connazionali che scappavano dalla rappresaglia comunista. Oggi, non potendo più coprire col silenzio quelle violenze, cercano invece di riscrivere la storia del confine orientale, facendo parlare di quelle vicende gli eredi spirituali di chi, quelle violenze, le ha commesse. Una ulteriore umiliazione della verità e della giustizia verso i nostri connazionali”.