Zucconi (FdI): “Boom di aziende chiuse, colpa di burocrazia e imposizione fiscale”

Sono 558 le attività con sede nel Comune di Lucca che nel corso del 2019 hanno chiuso i battenti
“Secondo i dati reperibili su Telemaco – lo sportello telematico per l’accesso al registro delle imprese – sono 558 le attività con sede nel Comune di Lucca che nel corso del 2019 hanno chiuso i battenti“. A parlare l’onorevole di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi, membro della commissione attività produttive, commercio e turismo alla Camera dei deputati.
“Un elenco lungo e doloroso – continua Zucconi – che vede come cause primarie la burocrazia ma soprattutto le imposizioni fiscali che vessano sempre di più gli imprenditori”.
“E’ evidente come in netto calo siano le imprese edili e quelle del commercio, dato quest’ultimo che può essere letto in gran parte con l’aumento degli acquisti online, un’ abitudine in crescita tra la popolazione che penalizza le piccole e medie attività commerciali. Molte di loro hanno subito un vero e proprio tracollo finanziario: si parla addirittura di 110 fallimenti decretati dal giudice di Lucca nel corso del 2019. Uno fra tutti: la Lucchese, squadra di calcio della città”.
“A soffrire ancora di più è il commercio al dettaglio, che ha dovuto fare i conti con il boom del commercio online e il colosso Amazon: sono 49 i negozi che hanno chiuso l’attività. Insomma, una vera e propria strage. Auspico che la politica, a partire da quella nazionale, si assuma finalmente le proprie responsabilità – dice Zucconi – e inizi ad aiutare quelle micro e piccole aziende che costituiscono la spina dorsale dell’economia italiana e la smetta di inasprire la pressione fiscale con tasse e sanzioni, massacrando di fatto le esistenze di lavoratori e imprenditori. Noi – conclude – come Fratelli d’Italia, ne stiamo facendo e ne faremo la nostra battaglia”.