Lotta alla corruzione e pagamenti alle imprese le priorità di Idv

Italia dei Valori illustra il programma
Legalità, Italia dei valori mette nero su bianco la sua proposta. Tra i primi punti la lotta alla corruzione, con la proposta di riaprire un percorso sulla scuola della legalità nella nostra Regione. A seguire l’abolizione della prescrizione: secondo Idv, infatti, “una condanna tardiva può portare ad uno sconto della pena ma non alla sua estinzione”.
Per quanto riguarda l’amministrazione, la trasparenza e la lotta alla corruzione importante, secondo Italia dei valori, la riorganizzazione della pianta organica della pubblica amministrazione, con la creazione di una scuola di alta formazione da cui attingere i dirigenti.
“Una nuova disciplina di selezione dei candidati ai vertici delle aziende pubbliche – scrive Idv – per fare in modo che la selezione si basi su criteri di trasparenza ed evidenza pubblica con introduzione del principio, vincolante, della netta separazione tra politica e amministrazione, divieto di cumulo di cariche elettive, e la parametrazione degli stipendi dei manager pubblici allo stipendio dei propri dipendenti con – continua la nota – introduzione del principio di collegamento tra il compenso ed i risultati ottenuti”.
Secondo Idv i “ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni devono portare all’acquisizione del debito da parte dello stato, compresi gli oneri fiscali a carico dell’azienda creditrice. I crediti dovranno essere risarciti con un sistema di interessi pari ed equiparabili a quelli imposti dall’erario. I dirigenti pubblici insolventi – continua Idv – dovranno rispondere in solido del mancato pagamento a meno di giustificata motivazione che non può essere la mancanza di fondi. Non vi può essere fornitura senza avere i fondi necessari”.
Giustizia civile. Per Idv è opportuno un completamento degli interventi di informatizzazione e digitalizzazione quali il processo civile telematico, già in uso in diversi tribunali italiani. Tra i punti della proposta anche nuovi concorsi per il personale amministrativo e togato, che “attualmente sono inferiori al turn over da pensionamento”.
Giustizia penale. Secondo una netta separazione delle carriere dai giudici, per Idv “non solo escluderebbe i cambi di ruolo da parte di una medesima magistratura ne trarrebbe vantaggio l’immagine della giustizia e il sentimento che di essa deve avere il cittadino”.
Contrasto alla criminalità ed alle mafie. Secondo la proposta, è necessario prevedere che, tra le cause di risoluzione del contratto d’appalto, “vi siano anche le sentenze di condanna definitiva per gravi reati che riguardano i soggetti subappaltanti, oltre ai soggetti appaltatori. Con riguardo al regime di ineleggibilità e decadenze da cariche pubbliche elettive – continua Idv – tra le cause di incandidabilità dovrebbe essere prevista la sentenza di condanna in via definitiva per reati non colposi con pene superiori a 10 mesi e 20 giorni”.
Revisione dei patti lateranensi. “Un religioso indagato – conclude Idv – deve essere trattato come qualunque altro cittadino italiano, senza intromissioni o coinvolgimento del Vaticano, nessun preavviso di indagine, nessuna possibilità di ingerenza a qualsiasi oggetto del contenzioso”.