Bonturi (Pd): “Manifattura sfida entusiasmante ma non si perda di vista l’interesse collettivo”

Il capogruppo Dem in Consiglio comunale lancia un appello a superare gli interessi di parte
“Le proposte progettuali che riguardano il complesso della ex Manifattura Tabacchi pongono alla città nel suo insieme una sfida entusiasmante che chiede risposte all’altezza delle sfide del nostro tempo. Quella che un’area estesa e importantissima del centro storico ha di fronte è una grande opportunità di rifunzionalizzazione e rinascita che deve responsabilizzare la politica, ma anche tutti gli altri portatori di interesse che compongono il nostro ricco corpo sociale, a interpretare il proprio ruolo in maniera saggia e lungimirante, anche attraverso la costruzione di un dibattito pubblico sano, che riduca al minimo il tasso di polemica e strumentalità”. Così Renato Bonturi, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, interviene in merito al dibattito riapertosi in questi giorni sull’ex Manifattura tabacchi.
“Senza voler entrare in questa sede nel merito di alcune scelte progettuali e delle possibili condizioni finanziarie dell’intervento, tutte da valutare, e ribadendo la necessità come prescritto dalla legge di espletare un bando pubblico per l’individuazione del soggetto investitore – afferma Bonturi – è giunto il momento di cominciare a ragionare secondo prospettiva, con la consapevolezza di stare oggi ponendo tasselli fondamentali dello sviluppo e della identità della Lucca del futuro. Sappiamo che l’amministrazione comunale è impegnata, pur con le note difficoltà, nel recupero della parte nord del complesso della Manifattura, con la previsione di funzioni pubbliche importanti e qualificanti per tutta la città. Allo stesso tempo però un intervento di tale natura rischia di restare incompleto se ad esso non consegue il recupero dell’ingente struttura esclusa dai progetti ex Piuss, intervento che la pubblica amministrazione non ha le risorse per portare avanti in proprio”.
“Per questo – aggiunge Bonturi – l’amministrazione comunale ha approvato un documento di indirizzo che individua le funzioni compatibili con l’area e poi, più di recente, la famosa variante al vecchio regolamento urbanistico, che quelle funzioni rende realizzabili in termini di pianificazione. Strumenti utili a fissare per l’area alcuni obiettivi condivisi dalla città e conseguentemente a orientare i privati potenzialmente interessati ad investire”.
“Risulta dunque utile e doveroso, come ribadito dal sindaco, un ulteriore momento di confronto in Consiglio comunale, a patto che si abbia contezza della posta in palio e allo stesso tempo non si interpreti questa partita in chiave difensiva e pregiudiziale oppure come tutta orientata a soddisfare le pur legittime aspettative di un gruppo di interesse a scapito della visione complessiva – insiste il rappresentante Dem -. La discussione deve saper affrontare i nodi della nostra città nel presente, dalle sfide ambientali e della sostenibilità a quelle della mobilità, dal rapporto tra centro e periferia alla necessità di recuperare funzioni e servizi contro il rischio di gentrificazione e di svuotamento di residenza del centro. E ancora l’esigenza di favorire la creazione di lavoro garantito e di qualità e porre un freno alla fuga dei giovani nei grandi poli di attrazione del terziario avanzato, per assicurare continuità di crescita e sviluppo in un contesto sempre più globalizzato e reimpiegare il valore costruito a servizio di tutta la collettività. Può forse apparire un’elencazione troppo ingente e ambiziosa di temi e questioni, ma tante sono le implicazioni e le potenzialità suggerite dal recupero del complesso della Manifattura, che con circa 20mila metri quadrati di superficie rappresenta quasi una città nella città“.
“Con l’auspicio e la speranza che Lucca sappia rispondere positivamente a questa sfida di portata storica – conclude Bonturi – rivolgiamo infine all’amministrazione comunale un appello deciso affinché sappia affrontare in modo autorevole e senza sudditanze il confronto con gli interlocutori privati, per individuare soluzioni coerenti, sostenibili e utili a massimizzare l’interesse pubblico, in linea con le priorità e gli obiettivi a suo tempo stabiliti”.